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Significato di unlooked

trascurato; inaspettato; non previsto

Etimologia e Storia di unlooked

unlooked(adj.)

All'inizio del XIV secolo, il termine significava "trascurato, non curato, non assistito," derivante da un- (1) che significa "non" + il participio passato di look (verbo). La forma Unlooked for, che significa "inaspettato, non previsto," è attestata a partire dagli anni 1530.

Voci correlate

Il termine antico inglese locian significa "usare gli occhi per vedere, fissare, guardare, osservare, spiare." Proviene dal germanico occidentale *lokjan, che ha dato origine anche all'antico sassone lokon ("vedere, guardare, spiare"), al medio olandese loeken ("guardare"), all'antico alto tedesco luogen e al dialettale tedesco lugen ("guardare fuori"). L'origine di questa parola è sconosciuta, ma si è ipotizzato che il breton lagud ("occhio") possa essere un possibile cognato.

Nell'antico inglese, il termine era solitamente usato con on, mentre l'uso di at è iniziato nel XIV secolo. Come espressione per attirare l'attenzione, risale circa al 1200, con look out! ("fai attenzione"), attestato a metà del XV secolo. Il significato di "cercare, scoprire" è documentato intorno al 1300, mentre quello di "avere un certo aspetto, esprimere o manifestare attraverso l'aspetto" risale circa al 1400. Riferito agli oggetti, il significato "volgere in una certa direzione" è attestato a fine XIV secolo. L'espressione look like ("sembrare, avere l'aspetto di") compare a metà del XV secolo. Look after ("prendersi cura di") è documentato a fine XIV secolo, mentre in precedenza significava "cercare" (circa 1300) o "guardare verso" (circa 1200). Look into ("indagare") appare negli anni '80 del Cinquecento. L'espressione look forward ("anticipare") risale circa al 1600, con il significato specifico di "anticipare con piacere" attestato a metà del XIX secolo. Look over ("esaminare attentamente") è documentato a metà del XV secolo.

Look up compare circa nel 1200 nel senso letterale di "alzare gli occhi," mentre l'accezione di "ricercare in libri o documenti" si sviluppa negli anni '90 del Seicento. L'espressione look up to ("guardare con rispetto e venerazione") è attestata nel 1719. Look down upon nel senso figurato di "considerare qualcuno come inferiore" risale al 1711, mentre look down one's nose è documentato nel 1921. L'espressione not look back ("non fermarsi, non fare pause") è colloquiale e attestata per la prima volta nel 1893. In look sharp (1711), sharp era originariamente un avverbio, "con decisione." L'espressione look around ("guardarsi attorno, cercare") è attestata nel 1883.

Il prefisso di negazione, in antico inglese un-, deriva dal proto-germanico *un- (presente anche nell'antico sassone, antico frisone, antico alto tedesco, tedesco un-, gotico un-, olandese on-), e risale all'indo-europeo *n- (origine di a-, an- in sanscrito "non", a-, an- in greco, an- in antico irlandese, in- in latino), che è la forma combinata della radice *ne- "non".

È il prefisso più prolifico in inglese, usato liberamente e diffusamente nell'antico inglese, dove forma più di 1.000 composti. Contende con il suo omologo derivato dal latino in- (1) il diritto di negare certi termini (indigestable/undigestable, ecc.), e sebbene entrambi possano essere usati insieme per indicare sfumature di significato (unfamous/infamous), di solito non lo sono.

Spesso ha un tono eufemistico (untruth per "una bugia") o enfatico, soprattutto quando suggerisce un'idea di privazione o liberazione: unpeel "sbucciare"; unpick "scassinare (una serratura) con strumenti da ladro"; unloose per "allentare".

Forma anche parole a partire da frasi, come uncalled-for, circa 1600; undreamed-of, anni '30 del 1600. Fuller (1661) usa unbooklearned. Una descrizione di un testamento legale del XV secolo contiene unawaydoable; Ben Jonson scrive un-in-one-breath-utterable. La parola uncome-at-able è attestata negli anni '90 del 1600 in Congreve, ma Samuel Johnson nel XVIII secolo e Fowler nel XX secolo la criticano ("La parola aveva senza dubbio, due o tre secoli fa, un'aria spavalda da 'chi se ne frega dei grammatici'; quella spavalderia è svanita da tempo; non ha scopo che 'inaccessibile' non abbia già...").

Tuttavia, la pratica è continuata; unlawlearned (Bentham, 1810), unlayholdable (1860); unputdownable, riferito a un libro, compare nel 1947; unpindownable, nel 1966. Si può anche confrontare con put-up-able-with (1812). Come prefisso nel telegraphese, per sostituire not e risparmiare il costo di una parola, è attestato dal 1936.

Grazie alla sua versatilità e alla necessità di esprimere negazioni, il numero di parole che possono essere create con un- in inglese è quasi infinito, e il fatto che alcune vengano usate mentre altre rimangano inedite dipende dal capriccio degli autori.

Gli editori di dizionari hanno notato questo fenomeno fin dal XVIII secolo, ma hanno anche ampliato la lista. Il "New and Complete Dictionary of the English Language" di John Ash (1775) presenta molte pagine di voci con un- in un'unica riga; tra una dozzina di voci consecutive ci sono unhaggled, unhaired, unhalooed, unhaltering (aggettivo), unhaltering (sostantivo), che il OED (1989) osserva essere state "ovviamente create per l'occasione" e che compaiono in altri testi solo decenni dopo, se mai. (Ash vindicated.)

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of unlooked

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