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Significato di untrodden

non percorso; inusitato; deserto

Etimologia e Storia di untrodden

untrodden(adj.)

Intorno al 1400, riferito a un sentiero, significava "non calpestato, non percorso, poco frequentato." Deriva da un- (1), che significa "non," unito al participio passato di tread (verbo).

Voci correlate

Il Medio Inglese treden (passato trad, participio passato troden) deriva dall'Inglese Antico tredan, che significa "camminare a piedi, calpestare, attraversare". Questo è un verbo forte di classe V; il passato è træd e il participio passato treden. La radice proto-germanica è *tred-, che si ritrova anche in altre lingue antiche come l'Olandese Antico tredan, il Frisone Antico treda, l'Olandese Medio treden, l'Alto Tedesco Antico tretan, il Tedesco treten, il Gotico trudan e il Norreno Antico troða. Secondo Watkins, questa radice potrebbe derivare dal Proto-Indoeuropeo *der- (1), che sarebbe la base di diverse radici legate al movimento, come "correre, camminare, fare un passo". Tra i termini correlati troviamo Trod, treaded e treading.

Il significato più comune, soprattutto dal tardo XIV secolo, è "schiacciare con i piedi, battere il grano, pigiare l'uva". In riferimento a un uccello maschio, in particolare un gallo domestico, il verbo ha assunto anche il significato di "accoppiarsi, coprire una femmina" già all'inizio del XIV secolo. Da qui derivano termini come treader, treading-fowl e treadfowl, che indicano un "maschio vigorosamente sessuale", usato anche per descrivere uomini.

Esprimere l'idea di "ballare" con l'espressione tread a measure risale agli anni '90 del XVI secolo. L'espressione tread water, usata nel nuoto per descrivere il movimento regolare di gambe e braccia per mantenere il corpo eretto e la testa sopra l'acqua, è attestata dal 1764. L'idea di tread the stage, ovvero "esibirsi in un dramma", compare negli anni '90 del XVII secolo (mentre tread the boards è documentato solo nel 1858). Infine, l'espressione tread (one's) shoe amiss, riferita a una donna, era un antico eufemismo per indicare "essere infedele", risalente al tardo XIV secolo.

Il prefisso di negazione, in antico inglese un-, deriva dal proto-germanico *un- (presente anche nell'antico sassone, antico frisone, antico alto tedesco, tedesco un-, gotico un-, olandese on-), e risale all'indo-europeo *n- (origine di a-, an- in sanscrito "non", a-, an- in greco, an- in antico irlandese, in- in latino), che è la forma combinata della radice *ne- "non".

È il prefisso più prolifico in inglese, usato liberamente e diffusamente nell'antico inglese, dove forma più di 1.000 composti. Contende con il suo omologo derivato dal latino in- (1) il diritto di negare certi termini (indigestable/undigestable, ecc.), e sebbene entrambi possano essere usati insieme per indicare sfumature di significato (unfamous/infamous), di solito non lo sono.

Spesso ha un tono eufemistico (untruth per "una bugia") o enfatico, soprattutto quando suggerisce un'idea di privazione o liberazione: unpeel "sbucciare"; unpick "scassinare (una serratura) con strumenti da ladro"; unloose per "allentare".

Forma anche parole a partire da frasi, come uncalled-for, circa 1600; undreamed-of, anni '30 del 1600. Fuller (1661) usa unbooklearned. Una descrizione di un testamento legale del XV secolo contiene unawaydoable; Ben Jonson scrive un-in-one-breath-utterable. La parola uncome-at-able è attestata negli anni '90 del 1600 in Congreve, ma Samuel Johnson nel XVIII secolo e Fowler nel XX secolo la criticano ("La parola aveva senza dubbio, due o tre secoli fa, un'aria spavalda da 'chi se ne frega dei grammatici'; quella spavalderia è svanita da tempo; non ha scopo che 'inaccessibile' non abbia già...").

Tuttavia, la pratica è continuata; unlawlearned (Bentham, 1810), unlayholdable (1860); unputdownable, riferito a un libro, compare nel 1947; unpindownable, nel 1966. Si può anche confrontare con put-up-able-with (1812). Come prefisso nel telegraphese, per sostituire not e risparmiare il costo di una parola, è attestato dal 1936.

Grazie alla sua versatilità e alla necessità di esprimere negazioni, il numero di parole che possono essere create con un- in inglese è quasi infinito, e il fatto che alcune vengano usate mentre altre rimangano inedite dipende dal capriccio degli autori.

Gli editori di dizionari hanno notato questo fenomeno fin dal XVIII secolo, ma hanno anche ampliato la lista. Il "New and Complete Dictionary of the English Language" di John Ash (1775) presenta molte pagine di voci con un- in un'unica riga; tra una dozzina di voci consecutive ci sono unhaggled, unhaired, unhalooed, unhaltering (aggettivo), unhaltering (sostantivo), che il OED (1989) osserva essere state "ovviamente create per l'occasione" e che compaiono in altri testi solo decenni dopo, se mai. (Ash vindicated.)

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    Tendenze di " untrodden "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of untrodden

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