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Significato di variant

variabile; forma alternativa; versione diversa

Etimologia e Storia di variant

variant(adj.)

Verso la fine del XIV secolo, il termine variaunt veniva usato per descrivere persone o cose che "tendono a cambiare, subiscono cambiamenti successivi o alternati." Deriva dal francese antico variant e direttamente dal latino variantem (nominativo varians), participio presente di variare, che significa "cambiare" (vedi vary).

Il termine è attestato già intorno al 1400 con il significato di "esistente in una gamma di forme possibili" e all'inizio del XV secolo come "tendente a disaccordare." Nel 1881 viene usato per indicare "una forma o un carattere diverso," prendendo spunto dal sostantivo utilizzato in biologia e altri ambiti.

variant(n.)

"forma variante; qualcosa sostanzialmente uguale ma in forma diversa," 1848, da variant (agg.). Specificamente "una differenza nel testo di due o più copie di un'opera stampata" (1861) ma anche usato in modo più ampio.

[proof-reader]: Slip 20. Nuri, Emir of the Ruwalla, belongs to the 'chief family of the Rualla.' On Slip 33 'Rualla horse,' and Slip 38, 'killed one Rueili.' In all later slips 'Rualla.'
[author]: Should have also used Ruwala and Ruala.
[from publisher's note to "Revolt in the Desert," T.E. Lawrence, 1927]
[correttore di bozze]: Slip 20. Nuri, Emire dei Ruwalla, appartiene alla 'famiglia principale dei Rualla.' Nello Slip 33 'cavallo Rualla,' e nello Slip 38, 'ha ucciso un Rueili.' In tutti gli slip successivi 'Rualla.'
[autore]: Avrebbe dovuto usare anche Ruwala e Ruala.
[dalla nota dell'editore a "Ribellione nel deserto," T.E. Lawrence, 1927]

Voci correlate

Verso la fine del XIV secolo, il termine varien veniva usato per indicare l'azione di "cambiare" qualcosa in qualsiasi modo (in modo transitivo), ma anche per esprimere l'idea di "subire un cambiamento, essere alterato" (in modo intransitivo). Questa parola deriva dal francese antico variier, che significava "essere cambiato, andare fuori strada; cambiare, alterare, trasformare", e ha radici latine nel termine variare, che significa "cambiare, alterare, rendere diverso." Quest'ultimo proviene da varius, che si traduce in "variegato, diverso, maculato." L'origine di questo termine è piuttosto incerta. De Vaan osserva che le possibili etimologie proposte finora risultano speculative o poco convincenti.

Sempre verso la fine del XIV secolo, il termine ha assunto anche il significato di "esistere in una varietà di forme possibili; essere instabile o incoerente." Inoltre, ha cominciato a essere usato per indicare la differenza, come nel caso di "differire da," "essere diverso," o "deviare da un modello o piano atteso." La connotazione di "disaccordo, avere opinioni divergenti" è emersa intorno al 1400. Termini correlati includono Varied e varying.

In matematica, il termine "proprietà di essere covariante" risale al 1856 ed è derivato da covariant (1850), che a sua volta proviene da co- + variant.

"rimanere sempre lo stesso, non variare o cambiare," 1795, da in- (1) "non" + variant (agg.). Come sostantivo, in matematica, dal 1851. Correlato: Invariance.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of variant

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