In antico inglese wurm, variante di wyrm, significava "serpente, serpente; drago; rettile" e, in un uso successivo, "verme della terra." Derivava dal proto-germanico *wurmiz, a sua volta proveniente dal proto-indoeuropeo *wrmi-, che significava "verme." Questa radice è stata ricostruita da Watkins come derivante da *wer- (2), che significa "girare, piegare." Per il passaggio da -o- a -u-, vedi come.
Il termine è stato usato nel medio inglese per descrivere qualsiasi creatura strisciante o strisciante considerata nociva o pericolosa, come serpenti, scorpioni, vermi e le presunte cause di alcune malattie. Il termine worms, che indicava "qualsiasi malattia causata dalla presenza di vermi parassiti," risale all'antico inglese tardivo.
Il suo uso scientifico moderno, per indicare una specifica categoria linneana di animali, è datato al XVIII secolo. Come insulto, per designare una "persona abietta, vile o miserabile," risale all'antico inglese. È stato usato per indicare il cibo degli uccelli a metà del XIII secolo e come esca per la pesca intorno al 1300.
Figurativamente, il termine è stato usato per descrivere qualsiasi cosa lenta o furtiva, o che si fa strada mangiando; nel medio inglese spesso simboleggiava la nudità. L'espressione Can of worms, usata in senso figurato per indicare un "problema difficile," risale al 1951 e deriva dalla reale lattina di vermi che un pescatore potrebbe portare con sé, evocando l'immagine di qualcosa di sgradevolmente ingarbugliato.
I cognati includono il greco rhomos, il latino vermis ("verme"), il russo antico vermie ("insetti"), e il lituano varmas ("insetto, zanzara"). Tra i cognati germanici troviamo l'antico sassone, l'antico alto tedesco, il tedesco wurm, l'antico frisone e olandese worm, l'antico norreno ormr, e il gotico waurms, tutti con il significato di "serpente, verme."