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Significato di vermin

animali nocivi; creature fastidiose; insetti infestanti

Etimologia e Storia di vermin

vermin(n.)

Attorno al 1300, il termine indicava "animali nocivi o fastidiosi, animali considerati con paura o ripulsione." Derivava dall'anglo-francese e dal francese antico vermin, che significava "falena, verme, acaro," e nel plurale si riferiva a "creature fastidiose" (XII secolo). Proveniva dal latino volgare *verminum, che significava "vermi," e probabilmente includeva insetti fastidiosi. Era un sostantivo collettivo formato dal latino vermis, che significa "verme" (vedi vermi-).

In inglese, il termine si riferiva in particolare agli insetti parassiti (pidocchi, cimici dei letti, pulci), ma in alcune regioni si è esteso anche agli animali che creano problemi nell'agricoltura (topi, ratti). Negli anni '50 del 1500, è stato esteso per indicare "persone basse e ripugnanti."

Voci correlate

Nell'arco degli anni 1530, si trova varment; la forma varmint è attestata dal 1829, nel dialetto dell'inglese americano. Si tratta di varianti colloquiali di vermin. Il significato trasferito di "persona sgradevole o fastidiosa" è registrato a partire dal 1773.

Nell'1610, il termine era usato per descrivere qualcosa "simile ai vermi" o "relativo ai vermi." Negli anni '30 del 1600, il significato si era evoluto per indicare qualcosa "infestato da vermi" o "ripugnante e offensivo a causa di vermi parassiti." Questa evoluzione semantica deriva da vermin + -ous, oppure dal latino verminosus.

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Tendenze di " vermin "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of vermin

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