Etimologia e Storia di ambrotype

Si tratta di un tipo di fotografia su vetro, in cui le luci sono create dall'argento e le ombre sono fornite da uno sfondo scuro che si intravede, risalente al 1855. Il termine è in inglese americano e sembra derivare dal greco ambrotos, che significa "immortale, imperituro" (vedi ambrosia), con il secondo elemento che proviene da daguerreotype.

This invention consists in an improved process of taking photographic pictures upon glass, and also of beautifying and preserving the same, which process I have styled "ambrotype." My improved process has reference to the art of taking pictures photographically on a film of collodion upon the surface of a sheet of glass, the collodion being suitably prepared for the purpose. By the use of the said process, the beauty and permanency of such pictures are greatly increased, and I have on this account styled the process "ambrotype," from the Greek word ambrotos, immortal. ["Specification of the Patent granted to James A. Cutting, of Boston, in the United States of America, Photographer, for an Improved Process of taking Photographic Pictures upon Glass and also of Beautifying and Preserving the same. Dated London, July 26, 1854," printed in Journal of the Franklin Institute, September 1855]

Questa invenzione consiste in un processo migliorato per realizzare fotografie su vetro, e anche per abbellirle e conservarle. Ho chiamato questo processo "ambrotype." Il mio metodo migliorato si riferisce all'arte di scattare fotografie su un film di collodio sulla superficie di un foglio di vetro, con il collodio opportunamente preparato per questo scopo. Grazie a questo processo, la bellezza e la durata di tali immagini sono notevolmente aumentate, e per questo motivo ho chiamato il processo "ambrotype," dal termine greco ambrotos, che significa immortale. ["Specificazione del brevetto concesso a James A. Cutting, di Boston, negli Stati Uniti d'America, fotografo, per un processo migliorato di realizzazione di fotografie su vetro e anche per abbellirle e conservarle. Datato Londra, 26 luglio 1854," stampato nel Journal of the Franklin Institute, settembre 1855.]