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Significato di bandbox

scatola leggera; contenitore fragile; oggetto piccolo e ordinato

Etimologia e Storia di bandbox

bandbox(n.)

"scatola luminosa di cartone o legno sottile," originariamente progettata per contenere le bands starched indossate come colli nei vestiti maschili e femminili del 17° secolo, negli anni 1630, derivata da band (sostantivo 1) + box (sostantivo 1). In seguito utilizzata per altri articoli leggeri di abbigliamento, ma il nome è rimasto. Tipica di qualcosa di fragile e sottile, ma era anche figurativa di piccolezza e di uno stato ordinato e pulito.

Voci correlate

“una striscia piatta,” ma anche “qualcosa che lega,” in medio inglese bende, derivante dall’antico inglese bend che significava “legame, vincolo, catena, ciò che tiene legato qualcuno o qualcosa; nastro, ornamento, corona.” Questo significato si è evoluto anche grazie all’antico norreno band e all’antico francese bande (XII secolo, in antico francese del Nord bende), tutte e tre le parole risalgono al proto-germanico *bindan, dalla radice indoeuropea *bhendh- che significa “legare.”

Il significato di “striscia piatta” (fine XIV secolo) proviene dal francese. In medio inglese, a volte si distingueva con le varianti ortografiche bande e bonde, ma con la perdita della -e finale le parole si sono fuse, passando all’idea di “striscia piatta di materiale flessibile usata per avvolgere qualcosa.”

Il significato di “striscia larga di colore, raggio di luce colorata” risale alla fine del XIV secolo; mentre il senso elettronico di “gamma di frequenze o lunghezze d’onda” è del 1922. La maggior parte dei significati figurati (come “impegno legale o morale; cattività, prigionia,” ecc.) è confluita in bond (sostantivo), che originariamente era una variante fonetica di band. La forma medio inglese del termine è rimasta nell’ermetico bend (sostantivo 2) che indica “una larga striscia diagonale nello stemma araldico.”

Il termine si riferisce a un "contenitore di legno rettangolare," solitamente con un coperchio. In inglese antico si usava box, che indicava anche un tipo di arbusto. La parola deriva dal latino tardo buxis, a sua volta dal greco pyxis, che significa "legno di bosso." Il termine greco pyxion si traduceva come "tavolino da scrittura" o "scatola," realizzato in legno di bosso, proveniente da pyxos, che significa "albero di bosso." L'origine di quest'ultimo è incerta, ma Beekes ipotizza che possa essere un prestito linguistico dall'Italia, dato che l'albero è nativo di quelle regioni. Anche in olandese bus e in tedesco Büchse, che significano rispettivamente "scatola" e "barile di una pistola," sono parole derivate dal latino.

Il significato di "compartimento in un teatro" risale circa al 1600 (l'espressione box seat nel contesto teatrale appare nel 1850). Quello di "cassetto postale" è attestato dal 1832. L'accezione di "televisione" compare nel 1950 (precedentemente si usava per indicare un "grammofono," nel 1924). Nel baseball, il termine indica la "posizione di un giocatore" ed è documentato dal 1881. Il significato grafico di "spazio racchiuso da bordi e linee" è attestato dal 1929. In gergo, box è usato per riferirsi alla "vulva" fin dal XVII secolo, secondo il "Dictionary of American Slang;" l'uso moderno sembra risalire alla Seconda Guerra Mondiale, probabilmente di origine australiana, legato all'idea di box of tricks. L'espressione box lunch è documentata dal 1899. Il termine box set, che indica una "raccolta di album, CD o cassette di un artista," è attestato dal 1955. L'idea di pensare o agire outside the box, ovvero "contro le convenzioni," è documentata dal 1994.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of bandbox

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