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Significato di beamish

raggiante; allegro; spensierato

Etimologia e Storia di beamish

beamish(adj.)

1530 (beamysshe, "come il sole è," in "L'éclaircissement de la langue française" di John Palsgrave), da beam + -ish. Lewis Carroll potrebbe aver pensato di inventarlo in "Jabberwocky" (1871).

Voci correlate

In antico inglese, beam significava "albero vivo," ma già verso la fine del X secolo assunse anche il significato di "trave, palo, legno di nave." Questo deriva dal proto-germanico *baumaz, che significa "albero" (la stessa radice si ritrova anche nell'antico frisone bam per "albero, forca, trave," nel medio olandese boom, nell'antico alto tedesco boum, e nel tedesco moderno Baum per "albero," e forse anche, sebbene con cambiamenti fonetici non del tutto chiari, nell'antico norreno baðmr e nel gotico bagms). L'etimologia di questo termine è incerta; secondo Boutkan potrebbe essere una parola di substrato. Il passaggio da *-au- a -ea- è regolare nell'antico inglese.

Il significato di "raggio di luce" si sviluppò nell'antico inglese, probabilmente perché beam veniva usato da Beda per tradurre il latino columna (lucis), il "pilastro di fuoco" biblico. L'accezione di "flusso diretto di radiazione" risale al 1906. L'espressione on the beam, che significa "andare nella giusta direzione" (1941), era originariamente un termine usato dagli aviatori per indicare "seguire il corso indicato da un raggio radio."

Il significato nautico di "uno dei travetti orizzontali trasversali che tengono insieme una nave" risale all'inizio del XIII secolo, da cui deriva anche il concetto di "massima larghezza di una nave." Lo slang broad in the beam, utilizzato già nel 1894 per le navi, si riferiva inizialmente a "larghezza della nave"; per le persone, con il significato di "fianchi larghi," è attestato dal 1938.

Elemento di formazione aggettivale, dall'inglese antico -isc che significava "di origine o nazionalità," e in seguito "della natura o del carattere di." Derivava dal suffisso proto-germanico *-iska- (cognati: sassone antico -isk, frisone antico -sk, norreno -iskr, svedese e danese -sk, olandese -sch, alto tedesco antico -isc, tedesco moderno -isch, gotico -isks), affine al suffisso diminutivo greco -iskos. Nelle sue forme più antiche presentava una vocale di radice alterata (French, Welsh). Il suffisso germanico è stato preso in prestito dall'italiano e dallo spagnolo (-esco) e dal francese (-esque). In modo colloquiale, è stato attaccato alle ore per indicare approssimazione, nel 1916.

Il -ish nei verbi (abolish, establish, finish, punish, ecc.) è un semplice relitto terminale dell'antico participio presente francese.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of beamish

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