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Significato di birth-rate

tasso di natalità; proporzione di nascite; indice di nascite

Etimologia e Storia di birth-rate

birth-rate(n.)

Il termine birthrate, che si riferisce alla "proporzione di nascite rispetto al numero di abitanti di un determinato distretto," è stato coniato nel 1859. Deriva da birth (n.) e rate (n.).

Voci correlate

Attorno al 1200, il termine indicava il "fatto di nascere". A metà del XIII secolo, si usava anche per descrivere "l'atto di dare alla luce, il parto, il momento in cui una madre mette al mondo un bambino", e talvolta, nel Medio Inglese, si riferiva anche alla "concezione". Inoltre, poteva significare "ciò che nasce, la prole, un bambino". La sua origine è probabilmente scandinava, derivando da una parola dell'antico norvegese come *byrðr, che ha sostituito il termine affine dell'antico inglese gebyrd, che significava "nascita, discendenza, razza; prole; natura; destino". Questo, a sua volta, proveniva dal proto-germanico *gaburthis, che ha dato origine anche all'antico frisone berd, all'antico sassone giburd, al fiammingo geboorte, all'antico alto tedesco giburt, al tedesco moderno geburt e al gotico gabaurþs. Risale infine al proto-indoeuropeo *bhrto, participio passato della radice *bher- (1), che significava "portare; generare" (si può confrontare con il verbo bear).

Il suffisso germanico -th indica un "processo" (come in bath, death). Il significato di "condizione in cui una persona nasce, lignaggio, discendenza" è attestato fin dal 1200, ed era presente anche nell'antico inglese. Riferendosi a cose inanimate, l'idea di "qualsiasi forma di esistenza" è documentata a partire dagli anni 1610. L'espressione Birth control appare nel 1914, mentre birth certificate risale al 1842.

All'inizio del 15° secolo, il termine indicava "valore o costo stimato, stima proporzionale secondo qualche standard; somma di denaro; una parte proporzionale." Proviene dal francese antico rate, che significa "prezzo, valore," e direttamente dal latino medievale rata (pars), che si traduce come "importo fisso." A sua volta, questo deriva dal latino rata, che significa "fisso, stabilito," ed è il participio passato femminile di reri, che significa "calcolare, pensare." Le origini di quest'ultimo risalgono alla radice proto-indoeuropea *re-, che significa "ragionare, contare."

Il significato di "grado di velocità" (più precisamente, il rapporto tra distanza e tempo) è attestato a partire dagli anni '50 del 1600. L'accezione legata al cambio valutario, ovvero "base di equivalenza sulla quale una valuta viene scambiata per un'altra," risale al 1727. L'idea di una "tassa pubblica fissa valutata su beni immobili per qualche scopo locale" appare nel 1712.

Espressioni come First-rate, second-rate, e simili risalgono agli anni '40 del 1600 e derivano dalla suddivisione della Marina britannica, che classificava le navi in sei categorie in base a dimensioni e potenza. La frase at any rate inizialmente (anni '10 del 1600) significava "a qualunque costo," per poi evolversi nel senso di "certamente, senza dubbio." Il significato più attenuato di "almeno" è documentato a partire dal 1760. Infine, Rate-payer, che indica "chi è soggetto a una tassa locale e la paga," compare nel 1825.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of birth-rate

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