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Significato di bath

bagno; immersione in acqua; quantità d'acqua per lavarsi

Etimologia e Storia di bath

bath(n.)

In antico inglese, bæð si riferiva a "un'immersione del corpo in acqua, fango, ecc." e anche a "una quantità di acqua, ecc., per il bagno." Questa parola deriva dal proto-germanico *badan, che ha dato origine anche all'antico frisone beth, all'antico sassone bath, all'antico norreno bað, al medio olandese bat e al tedesco Bad. La radice indoeuropea è *bhē-, che significa "scaldare," unita al suffisso germanico *-thuz, che indica "azione, processo, condizione" (come in birth e death). Quindi, il significato etimologico è più legato al riscaldamento che all'immersione.

La città di Bath, nel Somerset, in Inghilterra (in antico inglese Baðun), prende il nome dalle sue sorgenti termali. Il termine Bath salts è attestato dal 1875, grazie a Dr. Julius Braun nel suo scritto "On the Curative Effects of Baths and Waters." La parola Bath-house risale al 1705, mentre bath-towel è documentata solo dal 1958.

Voci correlate

Attorno al 1200, il termine indicava il "fatto di nascere". A metà del XIII secolo, si usava anche per descrivere "l'atto di dare alla luce, il parto, il momento in cui una madre mette al mondo un bambino", e talvolta, nel Medio Inglese, si riferiva anche alla "concezione". Inoltre, poteva significare "ciò che nasce, la prole, un bambino". La sua origine è probabilmente scandinava, derivando da una parola dell'antico norvegese come *byrðr, che ha sostituito il termine affine dell'antico inglese gebyrd, che significava "nascita, discendenza, razza; prole; natura; destino". Questo, a sua volta, proveniva dal proto-germanico *gaburthis, che ha dato origine anche all'antico frisone berd, all'antico sassone giburd, al fiammingo geboorte, all'antico alto tedesco giburt, al tedesco moderno geburt e al gotico gabaurþs. Risale infine al proto-indoeuropeo *bhrto, participio passato della radice *bher- (1), che significava "portare; generare" (si può confrontare con il verbo bear).

Il suffisso germanico -th indica un "processo" (come in bath, death). Il significato di "condizione in cui una persona nasce, lignaggio, discendenza" è attestato fin dal 1200, ed era presente anche nell'antico inglese. Riferendosi a cose inanimate, l'idea di "qualsiasi forma di esistenza" è documentata a partire dagli anni 1610. L'espressione Birth control appare nel 1914, mentre birth certificate risale al 1842.

In inglese antico deaþ significava "cessazione totale della vita, atto o fatto di morire, stato di morte, causa della morte." Al plurale indicava "fantasmi." Derivava dal proto-germanico *dauthuz, che ha dato origine anche all'antico sassone doth, all'antico frisone dath, all'olandese dood, all'alto tedesco antico tod, al tedesco Tod, all'antico norreno dauði, al danese død, allo svedese död e al gotico dauus, tutti con il significato di "morte." La radice verbale *dau- potrebbe derivare dalla radice proto-indoeuropea *dheu- (3), che significava "morire" (vedi die (v.)). Il suffisso proto-germanico *-thuz indicava un "atto, processo, condizione."

I would not that death should take me asleep. I would not have him meerly seise me, and onely declare me to be dead, but win me, and overcome me. When I must shipwrack, I would do it in a sea, where mine impotencie might have some excuse; not in a sullen weedy lake, where I could not have so much as exercise for my swimming. [John Donne, letter to Sir Henry Goodere, Sept. 1608]
Non vorrei che la morte mi prendesse mentre dormo. Non vorrei che mi afferrasse semplicemente, dichiarandomi morto, ma che mi conquistasse e mi sopraffacesse. Quando dovrò affondare, vorrei farlo in un mare dove la mia impotenza potesse avere qualche giustificazione; non in un lago melmoso e incolto, dove non potrei nemmeno esercitarmi a nuotare. [John Donne, lettera a Sir Henry Goodere, settembre 1608]

Per gli oggetti inanimati, il significato di "cessazione, fine" si affermò verso la fine del XIV secolo. Dalla fine del XII secolo, deaþ iniziò a essere usato anche per indicare "la morte personificata, uno scheletro come figura della mortalità." Verso la fine del XIV secolo, il termine assunse il significato di "peste, grande mortalità," in riferimento al primo scoppio della peste bubbonica (si veda Black Death). Il simbolo della mortalità, Death's-head, comparve negli anni '90 del '500. L'espressione Death's door, che significa "vicinanza alla morte," risale agli anni '40 del '500.

Come intensificatore verbale, deaþ assunse il significato di "fino alla morte, mortalmente" (ad esempio in hate (something) to death) negli anni '10 del '600. In precedenza, si usava to dead (inizio XIV secolo). Lo slang be death on, che significa "essere molto bravi in qualcosa," comparve nel 1839. L'espressione be the death of, che significa "essere la causa o l'occasione di una morte," è attestata in Shakespeare (1596). L'espressione a fate worse than death risale al 1810, anche se l'idea è antica.

Il termine Death row, che indica "la parte di un carcere riservata esclusivamente ai condannati a morte," è documentato dal 1912. Death knell è attestato dal 1814; death penalty, che significa "pena di morte," risale al 1844; death rate è documentato dal 1859. L'espressione Death-throes, che indica "le convulsioni che in alcuni casi accompagnano la morte," risale circa al 1300.

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Tendenze di " bath "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of bath

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