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Significato di check-book

libretto degli assegni; libro degli assegni

Etimologia e Storia di check-book

check-book(n.)

anche checkbook, cheque-book, "libro contenente assegni in bianco di una banca," 1872, da check (n.1) nel senso finanziario + book (n.).

Voci correlate

Il Medio Inglese bok, derivato dall'Antico Inglese boc, indicava "libro, scrittura, documento scritto." Questo termine si riferiva generalmente (nonostante le difficoltà fonetiche) al Proto-Germanico *bōk(ō)-, proveniente da *bokiz, che significava "faggio" (da cui anche il Tedesco Buch per "libro" e Buche per "faggio;" vedi beech). L'idea alla base era quella di tavolette di legno di faggio su cui venivano incise rune; ma potrebbe anche derivare direttamente dall'albero stesso, visto che le persone ancora oggi intagliano le loro iniziali in essi.

Anche il Latino e il Sanscrito hanno parole per "scrittura" che si basano sui nomi di alberi ("betulla" e "frassino," rispettivamente). E si può paragonare al Francese livre per "libro," che deriva dal Latino librum, originariamente "la corteccia interna degli alberi" (vedi library).

Il significato si è progressivamente ristretto, già nell'Alto Medioevo, a indicare "un'opera scritta composta da molte pagine legate insieme e rilegata," ma anche "una composizione letteraria" in qualsiasi forma, indipendentemente dal numero di volumi. Più tardi, ha cominciato a riferirsi anche a "pagine rilegate," sia scritte che vuote. Nel XIX secolo poteva anche significare "rivista;" nel XX secolo, un elenco telefonico.

The use of books or written charters was introduced in Anglo-Saxon times by the ecclesiastics, as affording more permanent and satisfactory evidence of a grant or conveyance of land than the symbolical or actual delivery of possession before witnesses, which was the method then in vogue. [Century Dictionary] 
L'uso di libri o documenti scritti fu introdotto nell'epoca anglosassone dagli ecclesiastici, poiché fornivano una prova più permanente e soddisfacente di una concessione o trasferimento di terra rispetto alla consegna simbolica o reale della proprietà davanti a testimoni, che era il metodo in uso all'epoca. [Century Dictionary] 

Dal circa 1200, il termine ha cominciato a essere usato per indicare "una suddivisione principale di un'opera più grande." Il significato di "libretto di un'opera" risale al 1768. Un book di scommesse, cioè "registro delle scommesse effettuate," è attestato dal 1812. Il significato di "insieme di accuse penali" è documentato dal 1926, da cui l'espressione gergale throw the book at (1932). Book of Life, ovvero "l'elenco di coloro che sono stati scelti per la vita eterna," risale alla metà del XIV secolo. Book of the month è attestato dal 1926. L'espressione by the book, che significa "secondo le regole," è documentata negli anni '90 del XVI secolo.

Intorno al 1300, nel gioco degli scacchi, il termine indicava "un avviso che segnala che la mossa di un giocatore ha messo il re dell'avversario (o un altro pezzo importante) in pericolo immediato." Derivava dal francese antico eschequier, che significava "scacco negli scacchi" (usato anche per "scacchiera" o "set di scacchi"). La radice era eschec, che si traduceva come "gioco degli scacchi," "scacchiera," "scacco" o "scacco matto." Proveniva dal latino volgare *scaccus, a sua volta dall'arabo shah, che significava "re," il pezzo principale nel gioco degli scacchi (vedi shah; confronta anche checkmate (sostantivo)). Già intorno al 1300, il termine iniziò a essere usato anche in un senso più generale, per indicare "un evento o un incidente dannoso, un ambiente ostile."

Nel significato di "esposizione del re a un attacco diretto da parte di un pezzo avversario," il termine si affermò all'inizio del XV secolo. Quando il re è sotto scacco, le opzioni di un giocatore si riducono drasticamente. Da qui si svilupparono molti altri significati estesi: dall'idea di "interruzione improvvisa, ostacolo o vincolo" (anni 1510) si passò a quella di "azione o mezzo per controllare o limitare," e anche "metodo per rilevare, esporre o prevenire errori; un controllo contro la falsificazione o la modifica."

Da questo concetto nacque l'uso per indicare "un registro di controllo come prova di proprietà, utilizzato per prevenire la perdita o il furto" (come in hat check, ecc.), attestato nel 1812. Da qui si sviluppò anche il significato finanziario di "ordine scritto per il prelievo di denaro da una banca, un assegno" (1798, spesso scritto cheque), probabilmente influenzato da exchequer. Inoltre, si usò per indicare "un segno messo accanto a nomi o oggetti in un elenco per indicare che sono stati verificati o esaminati in qualche modo" (già nel 1856).

From its use in chess the word has been widely transferred in French and English. In the sense-extension, the sb. and vb. have acted and reacted on each other, so that it is difficult to trace and exhibit the order in which special senses arose [OED]
Il termine, nato nel contesto degli scacchi, è stato ampiamente trasferito in francese e inglese. Nel processo di estensione del significato, il sostantivo e il verbo si sono influenzati a vicenda, rendendo difficile tracciare e mostrare l'ordine in cui sono emersi i significati speciali [OED].

Il significato di "conto ristorante" risale al 1869. Checking account è attestato dal 1897, nell'inglese americano. Blank check nel senso figurato è documentato dal 1849 (confronta carte blanche). Checks and balances risale al 1782, suggerendo forse inizialmente un meccanismo complesso.

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