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Significato di cold-blooded

insensibile; privo di emozioni; crudele

Etimologia e Storia di cold-blooded

cold-blooded(adj.)

anche coldblooded; 1590s, riferito a persone, "senza emozioni, privo delle solite simpatie, insensibile;" per le azioni, dal 1828. La frase si riferisce all'idea nella medicina antica che la temperatura del sangue aumentasse con l'eccitazione. Nel senso letterale, riferito a rettili, ecc., "con sangue poco diverso in temperatura rispetto all'ambiente circostante," dal 1600 circa. Deriva da cold (agg.) + blood (sost.). Correlati: Cold-bloodedly; cold-bloodedness.

Voci correlate

Il termine inglese antico blod, che significa "sangue, fluido che circola nelle arterie e nelle vene," deriva dal proto-germanico *blodam (la stessa radice ha dato origine a parole simili in altre lingue germaniche, come l'antico frisone blod, l'antico sassone blôd, l'antico norreno bloð, il medio olandese bloet, l'olandese bloed, l'antico alto tedesco bluot, il tedesco moderno Blut e il gotico bloþ). Secondo alcune fonti, potrebbe derivare dalla radice indoeuropea *bhlo-to-, che forse significava "gonfiarsi, zampillare, sprizzare," o "ciò che esplode" (si può notare un legame con il gotico bloþ "sangue" e bloma "fiore"). Questa interpretazione si basa su una forma suffissata della radice *bhel- (3), che significa "fiorire, prosperare." Tuttavia, Boutkan non trova un'etimologia indoeuropea certa e suggerisce un'origine non indoeuropea.

In ambito germanico sembra esserci stata una certa riluttanza, forse per un tabù, ad utilizzare altre parole indoeuropee per "sangue," come *esen- (che ha dato origine al greco poetico ear, all'antico latino aser, al sanscrito asrk e all'ittita eshar). Un'altra radice, *krew-, sembrava riferirsi a "sangue fuori dal corpo, sangue versato da una ferita" (da cui il latino cruour "sangue da una ferita" e il greco kreas "carne"). Tuttavia, in alcune lingue balto-slave e in altre, ha finito per significare semplicemente "sangue."

I significati legati all'eredità e ai legami di sangue (simili a quelli del latino sanguis e del greco haima) si sono sviluppati in inglese intorno alla metà del XIII secolo. Le accezioni "persona della propria famiglia, razza, parentela; discendente, chi eredita il sangue di un altro" sono comparse verso la fine del XIV secolo. Considerato il fluido vitale (e il presunto sede delle passioni), blood ha cominciato a rappresentare "temperamento, disposizione naturale" già intorno al 1300, dando vita a molte espressioni figurate. Il significato gergale di "fuoco ardente, uomo di passione" [Johnson] risale agli anni '60 del Cinquecento. L'espressione Blood pressure (pressione sanguigna) è attestata dal 1862. Blood money (denaro del sangue) risale agli anni '30 del Cinquecento; inizialmente indicava il compenso versato per aver causato la morte di qualcuno.

Blood type (gruppo sanguigno) compare nel 1928. La scoperta che esistono diversi tipi di sangue umano avvenne intorno al 1900 durante i primi esperimenti di trasfusione. L'espressione get blood from a stone (estrarre sangue da una pietra), che significa "fare l'impossibile," è documentata negli anni '60 del Seicento. L'espressione blood is thicker than water (il sangue è più denso dell'acqua) è attestata nel 1803, riferendosi ai legami familiari di chi è separato dalla distanza. New (o fresh) blood, usato per descrivere i nuovi membri di un'organizzazione o gruppo, specialmente quelli che portano idee fresche e nuova energia, risale al 1880.

In antico inglese, cald (nella variante angliana) e ceald (nella variante sassone occidentale) indicavano "che provoca intensamente la sensazione risultante dalla diminuzione della temperatura della pelle" e anche "con una bassa temperatura". Questi termini derivano dal proto-germanico *kaldjon, che ha dato origine anche all'antico frisone e all'antico sassone kald, all'antico alto tedesco e al tedesco kalt, all'antico norreno kaldr e al gotico kalds, tutti con il significato di "freddo". La radice proto-indoeuropea da cui derivano è *gel-, che significa "freddo" o "congelare" e da cui provengono anche il latino gelare ("congelare"), gelu ("brina") e glacies ("ghiaccio").

Il significato di "imperturbabile di fronte a forti emozioni" è attestato nell'inglese antico verso la fine del periodo. L'accezione "con una temperatura relativamente bassa, non riscaldato" si sviluppa a partire dalla metà del XIII secolo. Quella di "morto" compare intorno alla metà del XIV secolo.

Il senso di "non forte, che influisce solo lievemente sui sensi" (riferito a odori o tracce nella caccia o nel rintracciare) emerge negli anni '90 del '500. Da qui si evolve anche il significato esteso nel contesto dei giochi di ricerca, ovvero "lontano dall'oggetto della ricerca" attestato nel 1864.

Cold front (fronte freddo) nel contesto meteorologico risale al 1921. Cold sweat (sudore freddo) è attestato negli anni '30 del '600. Il termine Cold-call (freddo contatto), usato nel contesto delle vendite, compare nel 1964 (implicato in cold-calling); il sostantivo cold call è documentato dal 1953, mentre cold-selling (vendita a freddo) risale al 1947. Cold comfort (conforto freddo), attestato negli anni '50 del '600, significa "poco conforto, qualcosa che offre scarso incoraggiamento". L'espressione throw cold water on (gettare acqua fredda su) nel senso figurato di "discoraggiare con una riluttanza o indifferenza inaspettata" compare nel 1808.

Cold cream (crema fredda), un cosmetico, è documentato nel 1709 e traduce il latino ceratum refrigerans, una preparazione di olio, cera e acqua che si dice sia stata inventata dal medico greco Galeno nel II secolo d.C. Il nome si riferisce alla teoria antica delle malattie, secondo cui l'impatto sbilanciato tra umori "caldi" e "freddi" era ritenuto responsabile delle malattie. Queste ultime potevano essere curate con rimedi di natura opposta, che però non dovevano necessariamente essere "caldi" o "freddi" in senso letterale.

In giapponese esistono due parole per indicare il "freddo": samui, che si riferisce al freddo nell'atmosfera o nell'ambiente, e tsumetai, usata per descrivere oggetti freddi al tatto e anche in senso figurato, per caratterizzare personalità, comportamenti, ecc.

"desideroso di simpatia, scortese," circa 1600, da cold (aggettivo) + -hearted. Originariamente usato da Shakespeare. Confronta cold-blooded. In inglese antico esisteva cealdheort (aggettivo) "crudele." Correlati: Cold-heartedly; cold-heartedness.

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    Tendenze di " cold-blooded "

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