In antico inglese, deofol indicava "un diavolo, uno spirito maligno subordinato che affligge gli esseri umani." Nella teologia cristiana, si riferiva anche al "Diavolo, uno spirito potente del male altrimenti noto come Satana." Questa parola deriva dal latino tardo diabolus, che è anche l'origine dell'italiano diavolo, del francese diable e dello spagnolo diablo. In tedesco, Teufel proviene dall'alto tedesco antico tiufal, anch'esso derivato dal latino tramite il gotico diabaulus.
Il termine latino tardo ha radici nel greco ecclesiastico diabolos, usato nella tradizione ebraica e cristiana per indicare "il Diavolo, Satana." In un contesto più generale, significava "accusatore, calunniatore." Era una traduzione letterale del termine ebraico satan (vedi Satan), e si formava come sostantivo agente dal greco diaballein, che significa "calunniare, attaccare." Letteralmente, si traduce come "lanciare attraverso," composto da dia ("attraverso, per") — vedi dia- — e ballein ("lanciare"), che deriva dalla radice proto-indoeuropea *gwele- ("lanciare, raggiungere").
San Girolamo reintrodusse il termine Satan nelle traduzioni latine della Bibbia, e i traduttori inglesi hanno usato entrambi i termini in modi diversi. Nella Vulgata, come in greco, diabolus e dæmon (vedi demon) erano distinti, ma nelle lingue inglese e germaniche si sono fusi.
Il significato di "falso dio, dio pagano" risale a circa il 1200. L'accezione di "persona diabolica, simile a un diavolo o a un demone per carattere" appare verso la fine del XII secolo. L'uso giocoso per indicare un "furfante astuto" compare intorno al 1600. Come esclamazione e in frasi esclamative è attestato dal 1200 circa.
Il significato di "tromba d'aria, tempesta di polvere" risale al 1835 (il termine dust devil è documentato dal 1867). Nei nomi di luoghi degli Stati Uniti, spesso rappresenta una parola nativa, come l'algonchino manito, che significa più propriamente "spirito, dio." L'espressione a devil way (circa 1300) inizialmente indicava "verso l'Inferno," ma alla fine del XIV secolo era diventata un semplice modo per esprimere irritazione. Il significato di "garzone in una tipografia" risale agli anni '80 del XVII secolo, forse perché spesso si sporcavano di inchiostro (all'epoca si pensava che i diavoli fossero neri).
Devil's books, che significa "carte da gioco," è attestato nel 1729, ma la citazione riportata afferma che così sono state chiamate "da sempre" (il quattro di fiori è the devil's bedposts). devil's coach-horse è documentato dal 1840 e si riferisce a un grande coleottero predatore, noto per il suo comportamento minaccioso quando viene disturbato. Devil's food cake (1895; tre ricette diverse nel ricettario "compilato dalla Ladies' Aid Society della Friends' Church di Wilmington, Ohio"), un dolce ricco e cioccolatoso, probabilmente contrasta volutamente con angel food cake. L'espressione convenzionale talk (o speak) of the Devil, and he's presently at your elbow è attestata negli anni '60 del XVII secolo.