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Significato di jolie laide

bella brutta; donna attraente in modo non convenzionale

Etimologia e Storia di jolie laide

jolie laide(n.)

"ragazza o donna la cui bellezza sfida gli standard di attrattiva," 1849, un'espressione francese (già nel 1780 in francese), formata dal femminile singolare di joli "carina" (vedi jolly) + laid "brutta," dal franco *laid (vedi loath (agg.)).

Of beauty, as we narrowly understand it in England, [the 18c. French woman of society] had but little; but she possessed so many other witcheries that her habitual want of features and complexion ceased to count against her. Expression redeemed the absence of prettiness and the designation jolie laide was invented for her in order to express her power of pleasing despite her ugliness. ["The Decadence of French Women," Blackwood's Edinburgh Magazine, October 1881]
Di bellezza, come la intendiamo ristrettamente in Inghilterra, [la donna della società francese del XVIII secolo] ne aveva ben poca; ma possedeva così tanti altri incanti che la sua abituale mancanza di lineamenti e carnagione smetteva di essere un difetto. L'espressione redimeva l'assenza di avvenenza e il termine jolie laide fu coniato per lei per esprimere il suo potere di piacere nonostante la sua bruttezza. ["La Decadenza delle Donne Francesi," Blackwood's Edinburgh Magazine, ottobre 1881]

Voci correlate

Intorno al 1300 (alla fine del XIII secolo come cognome, alla fine del XIV secolo come nome di un cane), il termine descriveva una persona "allegra, spensierata, naturalmente di buon umore; comica; che suggerisce gioia o felicità." Derivava dall'antico francese jolif, che significava "festoso, allegro; amoroso; carino" (XII secolo, in francese moderno joli significa "carino, gentile"). L'origine esatta di questa parola è incerta, ma sembra avere un cognato in italiano: giulivo, che significa "allegro, piacevole."

Si è spesso ipotizzato che il termine possa derivare da radici germaniche, simile all'antico norreno jol, che indicava "una festa invernale" (vedi yule). Tuttavia, l'Oxford English Dictionary (OED) considera questa teoria "estremamente dubbia," citando "difficoltà storiche e fonetiche." Un'altra possibilità è che la parola francese derivi dal latino gaudere, che significa "rallegrarsi," a sua volta proveniente dalla radice indoeuropea *gau-, che significa "gioire" (vedi joy (n.)).

Il significato di "grande, notevole, insolito" risale agli anni '40 del 1500, da cui deriva il suo uso come intensificatore in espressioni di ammirazione. L'accezione colloquiale di "un po' brillo" appare negli anni '50 del 1600. Come avverbio è attestato fin dai primi anni del 1400, con il significato di "con decisione, audacemente." La perdita della -f finale è simile a quanto avviene in parole come tardy e hasty. Un termine correlato è Jolliness. In epoca medio inglese, il termine aveva anche altri significati più ampi, molti dei quali ora perduti, come "vigoroso, forte, giovane" (circa 1300); "amoroso; lussurioso; pronto a accoppiarsi; in calore" (circa 1300); "piacevole, bello, attraente; dall'aspetto nobile; vestito con eleganza" (circa 1300); "giocoso, vivace" (metà del XIV secolo); e persino "arrogante, presuntuoso, sciocco" (metà del XIV secolo).

Il termine in inglese antico lað significava "odiato; odioso; ostile; ripugnante" ed deriva dal proto-germanico *laitha-. Questo stesso termine ha dato origine a parole simili in altre lingue germaniche, come l'antico sassone leth, l'antico frisone leed (che significano "ripugnante"), e l'antico norreno leiðr (che significa "odioso, ostile, detestato"). In fiammingo medio si trovava lelijc, mentre in olandese moderno è leelijk (entrambi significano "brutto"). Nell'alto tedesco antico, leid poteva significare "triste, odioso, offensivo, gravoso," e in tedesco moderno mantiene il significato di "odioso, doloroso." Tutti questi termini risalgono alla radice indoeuropea *leit- (1), che significa "detestare."

And niðful neddre, loð an liðer, sal gliden on hise brest neðer [Middle English Genesis and Exodus, c. 1250]
E un serpente malvagio, odioso e ripugnante, scivolerà sul suo petto [Genesi e Esodo in inglese medio, circa 1250]

Il significato attenuato di "riluttante, poco incline" inizia a comparire verso la fine del XIV secolo. È raro nei secoli XVII e XVIII, ma viene ripreso nel XIX secolo come termine letterario [OED]. L'espressione Loath to depart, tratta da qualche canzone ormai dimenticata, è attestata dagli anni '80 del '500 come un modo generico per indicare qualsiasi melodia suonata durante i saluti, l'imbarco di una nave, e simili. Anche il francese laid e l'italiano laido (entrambi significano "brutto") derivano dalla stessa radice germanica. In inglese, il significato di "brutto" è rimasto in uso fino al XV secolo nel servizio matrimoniale, dove un uomo prendeva in sposa una donna for fayrer, for layther. Un termine correlato è Loathness.

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