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Significato di libel

diffamazione scritta; accusa falsa; dichiarazione lesiva della reputazione

Etimologia e Storia di libel

libel(n.)

Intorno al 1300, il termine indicava una "dichiarazione scritta formale, un qualsiasi tipo di scritto," in particolare, nel diritto civile, si riferiva alla "dichiarazione delle accuse da parte dell'attore" (metà del XIV secolo). Proveniva dal francese antico libelle (femminile), che significava "libro piccolo; accusa legale, rivendicazione; atto; rapporto scritto" (XIII secolo), a sua volta derivato dal latino libellus, che indicava "un libretto, un opuscolo; una petizione, un'accusa scritta, un reclamo," diminutivo di liber, che significa "libro" (vedi library). Il significato di "dichiarazione falsa o diffamatoria" è emerso negli anni 1610. Il senso legale specifico di "qualsiasi dichiarazione pubblicata o scritta che possa danneggiare la reputazione di una persona" è attestato per la prima volta negli anni 1630.

libel(v.)

Metà del XV secolo, il termine indicava l'azione di "fare una dichiarazione iniziale che esponga il caso di un querelante," derivando da libel (sostantivo), per il quale si rimanda alla sezione dedicata per lo sviluppo del significato. La connotazione di "diffamare o screditare attraverso dichiarazioni diffamatorie" risale circa al 1600. Termini correlati includono: Libeled, libelled, libeling, libelling, libellant, libellee.

Voci correlate

Il termine per indicare un luogo dedicato ai libri risale alla fine del XIV secolo e proviene dall'anglo-francese librarie, dall'antico francese librairie e librarie, che significavano "collezione di libri" o "negozio di librai" (XIV secolo). Queste parole derivano dal latino librarium, che indicava un "mobile per libri" o una "scatola per libri", e libraria, che si traduceva come "negozio di librai." In latino medievale, il termine era usato per indicare una "biblioteca." Questi sostantivi derivano rispettivamente dal neutro e dal femminile di librarius, che significa "relativo ai libri," a sua volta originato da librarium, che si traduce come "scatola per libri," e da liber (genitivo libri), che significa "libro, carta, pergamena."

Il latino liber (proveniente dal proto-italico *lufro-) inizialmente indicava "la corteccia interna degli alberi." Potrebbe derivare dalla radice proto-indoeuropea *lubh-ro-, che significa "foglia, scorza," un derivato della radice *leub(h)-, che significa "strippare, sbucciare" (vedi leaf (n.)). Confrontando le parole albanesi labë ("scorza, sughero"), lituane luobas ("corteccia"), lettone luobas ("pellicola"), e russa lub ("corteccia"), de Vaan suggerisce che, "in mancanza di un'alternativa migliore, possiamo ipotizzare che liber sia imparentato con *lubh- e risalga a una parola proto-indoeuropea o europea che significava 'foglia, scorza.'"

Nella maggior parte delle lingue romanze, il termine equivalente è sopravvissuto solo nel significato di "negozio di librai" (francese libraire, italiano libraria). In antico inglese si usava bochord, che letteralmente significava "tesoro di libri." Come aggettivo, Blount (1656) usa librarious.

"I no sooner come into the library, but I bolt the door to me, ... and in the very lap of eternity, amongst so many divine souls, I take my seat, with so lofty a spirit and sweet content, that I pity all our great ones, and rich men that know not this happiness." [Burton, "Anatomy of Melancholy," paraphrasing "Heinsius, the keeper of the library at Leyden in Holland"]
"Non appena entro in biblioteca, chiudo la porta dietro di me, ... e nel grembo dell'eternità, tra tante anime divine, prendo posto, con uno spirito così elevato e una dolce contentezza, che pieto tutti i nostri grandi e i ricchi che non conoscono questa felicità." [Burton, "Anatomy of Melancholy," parafrasando "Heinsius, il custode della biblioteca di Leida, in Olanda."]

anche libellous, "diffamatorio, contenente ciò che espone un altro all'odio, al disprezzo o al ridicolo pubblico," 1610s, da libel (n.) + -ous. Correlati: Libelously; libelousness.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of libel

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