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Significato di straight-faced

imperturbabile; serio; con volto impassibile

Etimologia e Storia di straight-faced

straight-faced(adj.)

Riferito a persone, l'espressione indica "un volto che non mostra emozioni o reazioni," già nel 1890; in precedenza, nel 1840, veniva usata per descrivere qualcuno di "puritano, pudico, religiosamente severo." Deriva dall'espressione nominale straight face, che significa "volto imperturbabile" (1829), originariamente usata per chi era severo in ambito religioso. La parola straight (aggettivo 1) qui assume il significato di "non disordinato o scomposto," unita a face (sostantivo).

Voci correlate

Intorno al 1300, il termine indicava "il volto umano, un viso; l'aspetto o l'espressione facciale; somiglianza, immagine." Deriva dal francese antico face, che significava "viso, espressione, aspetto" (XII secolo), e risale al latino volgare *facia (da cui anche l'italiano faccia), a sua volta derivato dal latino facies, che significa "aspetto, forma, figura," e in un secondo momento "viso, contegno." Questo termine latino potrebbe essere interpretato come "forma imposta su qualcosa," collegato al verbo facere, che significa "fare" (dalla radice indoeuropea *dhe-, "porre, mettere").

Ha sostituito l'antico inglese andwlita, che significava "viso, espressione" (derivato dalla radice di wlitan, "vedere, guardare"), e ansyn, ansien, termini più comuni (dalla radice di seon, "vedere"). Nelle lingue indoeuropee, le parole per "viso" spesso si basano sull'idea di "aspetto, sguardo," e sono per lo più derivate da verbi che significano "vedere" o "guardare" (come nei termini inglesi antichi, nel greco prosopon, che letteralmente significa "verso-guardare," nel lituano veidas, dalla radice *weid-, "vedere," e così via). Tuttavia, in alcuni casi, come in questo, la parola per "viso" può anche significare "forma, struttura." In francese, l'uso di face per indicare "parte anteriore della testa" è scomparso nel XVII secolo, sostituito da visage (versione più antica vis), derivato dal latino visus, che significa "vista."

Verso la fine del XIV secolo, il termine ha acquisito il significato di "aspetto esteriore (in contrapposizione a qualche altra realtà)." Sempre nel XIV secolo, è stato usato anche per indicare "parte anteriore o frontale di qualsiasi cosa," e in seguito ha assunto il significato di "superficie (della terra o del mare), estensione (di una città)." Il senso tipografico di "parte del carattere che forma la lettera" è attestato a partire dagli anni '80 del XVII secolo.

Whan she cometh hoom, she raumpeth in my face And crieth 'false coward.' [Chaucer, "Monk's Tale"]
Quando torna a casa, mi si avventa in faccia e grida 'vigliacco falso.' [Chaucer, "Monk's Tale"]

Face to face è attestato dalla metà del XIV secolo. Face time compare per la prima volta nel 1990. L'espressione lose face, che significa "perdere prestigio" (1835), deriva dal cinese tu lien; da qui anche save face (1898; vedi save). L'espressione show (one's) face, che significa "fare o mettere un'apparizione," è documentata dalla metà del XIV secolo (shewen the face). L'espressione make a face, che indica "cambiare l'aspetto del viso per disgusto, scherno, ecc.," risale agli anni '60 del XVI secolo. Il detto Two faces under one hood, usato per descrivere la duplicità, è attestato dalla metà del XV secolo.

Two fases in a hode is neuer to tryst. ["Awake lordes," 1460]
Due facce sotto un unico cappuccio non si incontreranno mai. ["Awake lordes," 1460]

All'inizio del XIV secolo, streight si riferiva al corpo, indicando qualcosa di "non piegato o curvo, non storto", simile a una corda tesa o allungata. Etymologicamente, significava "stirato" (un'accezione un tempo comune ma ora obsoleta). Derivava dall'uso aggettivale dell'inglese antico streht (in precedenza streaht), participio passato di streccan, che significa "stirare" (vedi stretch (v.)). Correlati: Straightly; straightness.

Verso la fine del XIV secolo, il termine iniziò a descrivere linee, strade, ecc., con il significato di "diretto, non deviante". All'inizio del XV secolo, si usava anche per descrivere una persona come "diretta, onesta" e, negli anni '20 del 1500, per indicare un comportamento "privo di malizia".

Nel contesto della comunicazione, a partire dal 1862 assunse il significato di "chiara, schietta, inequivocabile". L'accezione di "non diluita, pura" (come in straight whiskey, 1874) è tipica dell'inglese americano, attestata dal 1856. L'idea di "continuo, ininterrotto" (six straight days) risale al 1899; si può confrontare con l'uso del sostantivo nel poker (1841). Il significato teatrale di "serio" (contrapposto a popular o comic) è documentato dal 1895, mentre lo slang del vaudeville straight man per indicare uno dei due comici di una coppia è attestato dal 1906.

Straight arrow, che significa "persona perbene, convenzionale", risale al 1969 ed è ispirato a un nome stereotipato di un guerriero nativo americano. Straight shooter, che indica una "persona onesta", è documentato dal 1892. Straight As, che significa "voti eccellenti", è attestato dal 1920. Straight-razor risale al 1908, dopo l'introduzione di altri tipi di rasoi.

Per il significato di "non omosessuale", vedi straight (adj.2).

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