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Significato di unsuspected

non sospettato; inaspettato; non considerato sospetto

Etimologia e Storia di unsuspected

unsuspected(adj.)

Nel 1520, si usava per dire "senza essere sospettati"; negli anni 1580, significava "non considerato sospetto"; negli anni 1620, era usato per indicare "non pensato come esistente." Deriva da un- (1), che significa "non," unito al participio passato di suspect (verbo).

In medio inglese, unsuspect (aggettivo) significava "degno di fiducia," mentre unsuspicion (sostantivo) nel 1792 indicava "mancanza di sospetto." Unsuspicious (anni 1590) è sempre stato usato sia per "non incline a sospettare" sia per "non tende a suscitare sospetti."

Voci correlate

Metà del XV secolo: significa "immaginare (qualcuno) colpevole sulla base di prove scarse o nulle; considerare incerto, dubitare, diffidare." Deriva da suspect (aggettivo) e in parte dal francese suspecter o direttamente dal latino suspectare, che significa "diffidare," forma frequenziale di suspicere.

Nell'accezione più generale di "immaginare che esista, considerare possibile o probabile" si afferma negli anni '40 del Cinquecento. Come "ritenere incerto, dubitare, diffidare" si diffonde negli anni '60 del Cinquecento. Correlati: Suspected; suspecting.

"non nutrire sospetti, non incline alla sospettosità, non immaginare cattive intenzioni," negli anni '90 del 1500, derivato da un- (1) "non" + participio presente di suspect (v.). Suspectless nel senso di "inconsapevole" è attestato dagli anni '90 del 1500, ma significava anche "non sospettato" (circa 1600). Si può anche confrontare con unsuspected.

Il prefisso di negazione, in antico inglese un-, deriva dal proto-germanico *un- (presente anche nell'antico sassone, antico frisone, antico alto tedesco, tedesco un-, gotico un-, olandese on-), e risale all'indo-europeo *n- (origine di a-, an- in sanscrito "non", a-, an- in greco, an- in antico irlandese, in- in latino), che è la forma combinata della radice *ne- "non".

È il prefisso più prolifico in inglese, usato liberamente e diffusamente nell'antico inglese, dove forma più di 1.000 composti. Contende con il suo omologo derivato dal latino in- (1) il diritto di negare certi termini (indigestable/undigestable, ecc.), e sebbene entrambi possano essere usati insieme per indicare sfumature di significato (unfamous/infamous), di solito non lo sono.

Spesso ha un tono eufemistico (untruth per "una bugia") o enfatico, soprattutto quando suggerisce un'idea di privazione o liberazione: unpeel "sbucciare"; unpick "scassinare (una serratura) con strumenti da ladro"; unloose per "allentare".

Forma anche parole a partire da frasi, come uncalled-for, circa 1600; undreamed-of, anni '30 del 1600. Fuller (1661) usa unbooklearned. Una descrizione di un testamento legale del XV secolo contiene unawaydoable; Ben Jonson scrive un-in-one-breath-utterable. La parola uncome-at-able è attestata negli anni '90 del 1600 in Congreve, ma Samuel Johnson nel XVIII secolo e Fowler nel XX secolo la criticano ("La parola aveva senza dubbio, due o tre secoli fa, un'aria spavalda da 'chi se ne frega dei grammatici'; quella spavalderia è svanita da tempo; non ha scopo che 'inaccessibile' non abbia già...").

Tuttavia, la pratica è continuata; unlawlearned (Bentham, 1810), unlayholdable (1860); unputdownable, riferito a un libro, compare nel 1947; unpindownable, nel 1966. Si può anche confrontare con put-up-able-with (1812). Come prefisso nel telegraphese, per sostituire not e risparmiare il costo di una parola, è attestato dal 1936.

Grazie alla sua versatilità e alla necessità di esprimere negazioni, il numero di parole che possono essere create con un- in inglese è quasi infinito, e il fatto che alcune vengano usate mentre altre rimangano inedite dipende dal capriccio degli autori.

Gli editori di dizionari hanno notato questo fenomeno fin dal XVIII secolo, ma hanno anche ampliato la lista. Il "New and Complete Dictionary of the English Language" di John Ash (1775) presenta molte pagine di voci con un- in un'unica riga; tra una dozzina di voci consecutive ci sono unhaggled, unhaired, unhalooed, unhaltering (aggettivo), unhaltering (sostantivo), che il OED (1989) osserva essere state "ovviamente create per l'occasione" e che compaiono in altri testi solo decenni dopo, se mai. (Ash vindicated.)

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of unsuspected

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