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Significato di unsupported

non sostenuto; non supportato; privo di sostegno

Etimologia e Storia di unsupported

unsupported(adj.)

All'inizio del 1400, il termine si riferiva a qualcosa che non veniva sostenuto in un'azione proposta, formato da un- (1) che significa "non" e dal participio passato di support (v.). Nel significato di "non sostenuto fisicamente," è attestato negli anni '30 del 1600.

Voci correlate

Verso la fine del XIV secolo, il termine supporten assume diversi significati: "sostenere, sorreggere, reggere il peso di qualcosa"; può anche indicare "aiutare" qualcuno, "parlare a favore o in difesa di" qualcuno, e infine "sopportare, tollerare senza opposizione, resistere senza essere sopraffatti". Questo deriva dal francese antico suporter, che significa "sostenere, sopportare, mantenere" (usato già nel XIV secolo), e ha radici latine nel termine supportare, che significa "trasportare, portare, sollevare, far avanzare". La sua origine si può ricondurre a una forma assimilata di sub, che significa "da sotto verso l'alto" (vedi sub-), unita a portare, che significa "portare" (proveniente dalla radice ricostruita del PIE *per- (2), che significa "guidare, far passare").

Il termine è attestato già all'inizio del XV secolo con il significato di "fornire fondi o mezzi per", in particolare "provvedere alle necessità della vita". Per quanto riguarda concetti astratti (come un piano d'azione), il suo uso si diffonde negli anni '30 del Seicento. In riferimento a mozioni, proposte e simili, compare nel 1736. In ambito militare, per descrivere le truppe in battaglia, viene utilizzato a partire dal 1848. Nel contesto teatrale, inizialmente significava "interpretare un ruolo, rappresentare qualcosa sul palcoscenico" (1709); dal 1889, invece, è usato per indicare "accompagnare o recitare al fianco di un artista principale". L'accezione di "essere un tifoso di" una squadra sportiva emerge nel 1952. Termini correlati includono Supported e supporting.

Il prefisso di negazione, in antico inglese un-, deriva dal proto-germanico *un- (presente anche nell'antico sassone, antico frisone, antico alto tedesco, tedesco un-, gotico un-, olandese on-), e risale all'indo-europeo *n- (origine di a-, an- in sanscrito "non", a-, an- in greco, an- in antico irlandese, in- in latino), che è la forma combinata della radice *ne- "non".

È il prefisso più prolifico in inglese, usato liberamente e diffusamente nell'antico inglese, dove forma più di 1.000 composti. Contende con il suo omologo derivato dal latino in- (1) il diritto di negare certi termini (indigestable/undigestable, ecc.), e sebbene entrambi possano essere usati insieme per indicare sfumature di significato (unfamous/infamous), di solito non lo sono.

Spesso ha un tono eufemistico (untruth per "una bugia") o enfatico, soprattutto quando suggerisce un'idea di privazione o liberazione: unpeel "sbucciare"; unpick "scassinare (una serratura) con strumenti da ladro"; unloose per "allentare".

Forma anche parole a partire da frasi, come uncalled-for, circa 1600; undreamed-of, anni '30 del 1600. Fuller (1661) usa unbooklearned. Una descrizione di un testamento legale del XV secolo contiene unawaydoable; Ben Jonson scrive un-in-one-breath-utterable. La parola uncome-at-able è attestata negli anni '90 del 1600 in Congreve, ma Samuel Johnson nel XVIII secolo e Fowler nel XX secolo la criticano ("La parola aveva senza dubbio, due o tre secoli fa, un'aria spavalda da 'chi se ne frega dei grammatici'; quella spavalderia è svanita da tempo; non ha scopo che 'inaccessibile' non abbia già...").

Tuttavia, la pratica è continuata; unlawlearned (Bentham, 1810), unlayholdable (1860); unputdownable, riferito a un libro, compare nel 1947; unpindownable, nel 1966. Si può anche confrontare con put-up-able-with (1812). Come prefisso nel telegraphese, per sostituire not e risparmiare il costo di una parola, è attestato dal 1936.

Grazie alla sua versatilità e alla necessità di esprimere negazioni, il numero di parole che possono essere create con un- in inglese è quasi infinito, e il fatto che alcune vengano usate mentre altre rimangano inedite dipende dal capriccio degli autori.

Gli editori di dizionari hanno notato questo fenomeno fin dal XVIII secolo, ma hanno anche ampliato la lista. Il "New and Complete Dictionary of the English Language" di John Ash (1775) presenta molte pagine di voci con un- in un'unica riga; tra una dozzina di voci consecutive ci sono unhaggled, unhaired, unhalooed, unhaltering (aggettivo), unhaltering (sostantivo), che il OED (1989) osserva essere state "ovviamente create per l'occasione" e che compaiono in altri testi solo decenni dopo, se mai. (Ash vindicated.)

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of unsupported

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