Intorno al 1200, gloire indicava "lo splendore di Dio o di Cristo; la lode offerta a Dio, il culto". Proveniva dal francese antico glorie, che significava "gloria (di Dio); onore mondano, rinomanza; splendore, magnificenza, pompa" (XI secolo, in francese moderno gloire). Questo, a sua volta, derivava dal latino gloria, che si traduce come "fama, rinomanza, grande lode o onore", una parola di origine incerta.
The etymology as *gnoria "knowledge, fame" to gnarus "known" and i-gnorare has been acknowledged by some scholars, and rejected by others. In its favour speak the semantics of words for "glory", which in Indo-European societies mostly have to do with "spoken praise", "reputation by hearsay". Against the assumed etymology speak the phonetics. [de Vaan]
Alcuni studiosi hanno proposto l'etimologia che collega *gnoria a "conoscenza, fama", passando per gnarus ("conosciuto") e i-gnorare, mentre altri l'hanno respinta. A favore di questa teoria ci sono i significati delle parole per "gloria", che nelle società indoeuropee spesso riguardano "lodi parlate" e "reputazione per sentito dire". Tuttavia, la fonetica contrasta con l'etimologia proposta. [de Vaan]
Il significato di "chi è fonte di gloria" appare a metà del XIV secolo. Nella lingua medio-inglese, si trovano anche espressioni come "sete di gloria, vanagloria, orgoglio, vanto, vanità" (fine del XIV secolo). L'accezione di "magnificenza" in inglese risale sempre al XIV secolo. Il latino conosceva anche gloriola, che significava "una piccola fama". L'espressione Glory days è attestata già nel 1970. Old Glory, riferito alla "bandiera americana", compare per la prima volta nel 1862.
I significati cristiani derivano dall'uso della parola latina nella Bibbia per tradurre il greco doxa, che inizialmente significava "aspettativa" (come in Omero), poi "un'opinione, un giudizio", e successivamente "l'opinione che gli altri hanno di qualcuno (buona o cattiva), fama; gloria". Questo termine era utilizzato nella scrittura biblica per tradurre una parola ebraica che evocava "luminosità, splendore, magnificenza, maestà dell'apparenza esteriore". L'uso religioso ha influenzato il significato di questa parola nella maggior parte delle lingue europee. In antico inglese esisteva la parola Wuldor, usata in questo contesto.