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Significato di workout

allenamento; esercizio fisico; sessione di allenamento

Etimologia e Storia di workout

workout(n.)

Inoltre, work-out, 1909, "incontro di pugilato per allenamento," deriva dalla locuzione verbale; vedi work (v.) + out (avv.). Il significato generale di "periodo di esercizio fisico intenso" è attestato dal 1922.

La locuzione verbale nel contesto pugilistico di "pugilare per allenamento" (piuttosto che in un incontro) è attestata dal 1927; nel senso generale di "praticare, esercitarsi" dal 1929; e come "fare esercizio" dal 1948.

Usare work out per indicare "ottenere, realizzare o procurare (un risultato) attraverso un lavoro o uno sforzo continuato" risale agli anni '30 del 1500. L'accezione di "portare a uno stato più completo o finito, elaborare, sviluppare" è attestata dal 1821. Il significato di "risolvere, calcolare la soluzione di" un problema o una domanda è documentato dal 1848.

Il significato intransitivo di "trovare la propria strada" è attestato intorno al 1600; quello di "avere successo" risale al 1909. L'accezione di "esaurire (una miniera, ecc.) lavorandola" è degli anni '40 del 1500.

Voci correlate

Il termine esprime movimento o direzione da un punto centrale o dall'interno, oltre a indicare la rimozione da un luogo o posizione appropriati. Deriva dall'inglese antico ut, che significa "fuori, senza, all'esterno," e ha radici nel proto-germanico *ūt- (presente anche in antico norreno, antico frisone, antico sassone, gotico ut, medio olandese uut, olandese uit, antico alto tedesco uz, tedesco aus). Risale alla radice indoeuropea *uidh-, che significa "su, fuori, in alto" e ha dato origine a termini in diverse lingue, come il sanscrito ut ("su, fuori"), uttarah ("più in alto, superiore, più tardi, settentrionale"), l'avestano uz- ("su, fuori"), l'antico irlandese ud- ("fuori"), il latino usque ("fino a, continuamente, senza interruzione"), il greco hysteros ("l'ultimo") e il russo vy- ("fuori").

Il significato di "fino alla fine, completamente, fino alla conclusione" si afferma intorno al 1300. L'accezione di "non più ardente o acceso; nell'oscurità" risale circa al 1400. Riguardo a posizione o situazione, indica "al di fuori di, non all'interno" già all'inizio del XV secolo. L'uso per "portare all'attenzione pubblica" appare negli anni '40 del 1500, mentre quello per "lontano dalla propria residenza" si sviluppa intorno al 1600. Il significato politico di "non in carica, rimosso o espulso da una posizione" emerge anch'esso intorno al 1600. L'espressione "diventare visibile, apparire" (riferita a stelle, ecc.) si diffonde negli anni '10 del 1600. Nel contesto delle comunicazioni radiofoniche, indica che il relatore ha terminato di parlare ed è attestata dal 1950.

Come preposizione, assume il significato di "fuori da; da, lontano da; all'esterno di, oltre; eccetto; privo di, mancante" a partire dalla metà del XIII secolo, derivando dall'avverbio.

Il significato di "da relazioni armoniose a conflitti" (come in fall out) si sviluppa negli anni '20 del 1500. Quello di "fuori dal proprio stato mentale normale" (come in put out) emerge negli anni '80 del 1500; l'espressione out to lunch, che significa "insano di mente," è uno slang studentesco degli anni '50. La frase aggettivale out-of-the-way, che indica "remoto, isolato," è attestata dalla fine del XV secolo. Out-of-towner, che significa "chi non proviene da un certo luogo," appare nel 1911. L'espressione Out of this world, che indica "eccellente," risale al 1938; out of sight, anch'essa per "eccellente, superiore," è documentata dal 1891. L'espressione (verb) it out, che significa "portare a termine," emerge negli anni '80 del 1500. L'espressione from here on out, che significa "d'ora in poi," è attestata dal 1942. Out upon, usata per esprimere orrore o rimprovero, risale all'inizio del XV secolo.

Il verbo significa "agire, operare, impegnarsi nel compimento di qualcosa." Si è sviluppato da una fusione di diverse radici antiche: dall'Old English wyrcan (coniugato al passato worhte e al participio passato geworht), che significa "preparare, eseguire, fare, costruire, produrre con impegno o abilità; ambire a" (proveniente dal Proto-Germanico *wurkjanan), e dall'Old English wircan (dialetto merciano) che si traduce come "operare, funzionare, dare inizio a"—un verbo secondario formatosi relativamente tardi da un sostantivo Proto-Germanico *werkan- (vedi work (n.)).

Già nell'Old English, il termine aveva il significato di "svolgere un lavoro manuale, prestare servizio o svolgere compiti umili," così come l'interpretazione di "esercitare la propria professione" e "esprimere la propria creatività, essere un creatore."

Il significato transitivo di "impastare o manipolare (sostanze fisiche) fino a ottenere una forma desiderata" risale anch'esso all'Old English. L'accezione di "avere l'effetto atteso o desiderato" si è affermata verso la fine del 14° secolo. Tra i termini correlati troviamo Worked (15° secolo), wrought, e working.

Il termine work against, che significa "tentare di sovvertire," è attestato già alla fine del 14° secolo. L'espressione work one's way, che implica "ottenere ciò che si desidera," è documentata all'inizio del 14° secolo. L'uso di work in nel senso di "inserire, introdurre o mescolare" un materiale in un altro si sviluppa negli anni '70 del 1600; da qui deriva anche il significato figurato di "far entrare o penetrare con sforzi ripetuti."

Il termine work over, che indica "picchiare, malmenare," compare nel 1927; come sostantivo, working-over è attestato nel 1960.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of workout

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