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Significato di working

lavorativo; impegnato; attivo

Etimologia e Storia di working

working(adj.)

Verso la fine del XIV secolo, werking si riferiva a persone descritte come "attive, impegnate, occupate," ed era un aggettivo derivato dal participio presente di work (verbo). A partire dagli anni '20 del Seicento, il termine ha assunto il significato di "impegnato in un lavoro fisico o in un'attività manuale per guadagnarsi da vivere," soprattutto per conto di un datore di lavoro.

In riferimento a un gruppo, il significato di "sufficiente a garantire l'approvazione di una legge" è attestato già nel 1858. Per quanto riguarda una teoria o un concetto, l'espressione "che fornisce una base su cui lavorare" è documentata dal 1849.

Working class, usato collettivamente per indicare "coloro che guadagnano attraverso il lavoro manuale," è attestato come sostantivo dal 1757 e come aggettivo dal 1839; working man, che significa "uomo di fatica," risale agli anni '50 del Seicento. Working woman appare negli anni '90 del Seicento (già presente in dizionari latino-inglesi come quelli di Rider e Thomas, degli anni '90 del Cinquecento, che traducevano operaria). Working mother è attestato nel 1880. Working girl compare nel 1913; e viene usato come eufemismo per "prostituta" dal 1970. Working-day è documentato dalla fine del XV secolo.

working(n.)

Intorno al 1300, werking, che significa "esecuzione di un lavoro, attività lavorativa," è un sostantivo verbale derivato da work (verbo). In antico inglese si usava wyrcung.

Voci correlate

Il verbo significa "agire, operare, impegnarsi nel compimento di qualcosa." Si è sviluppato da una fusione di diverse radici antiche: dall'Old English wyrcan (coniugato al passato worhte e al participio passato geworht), che significa "preparare, eseguire, fare, costruire, produrre con impegno o abilità; ambire a" (proveniente dal Proto-Germanico *wurkjanan), e dall'Old English wircan (dialetto merciano) che si traduce come "operare, funzionare, dare inizio a"—un verbo secondario formatosi relativamente tardi da un sostantivo Proto-Germanico *werkan- (vedi work (n.)).

Già nell'Old English, il termine aveva il significato di "svolgere un lavoro manuale, prestare servizio o svolgere compiti umili," così come l'interpretazione di "esercitare la propria professione" e "esprimere la propria creatività, essere un creatore."

Il significato transitivo di "impastare o manipolare (sostanze fisiche) fino a ottenere una forma desiderata" risale anch'esso all'Old English. L'accezione di "avere l'effetto atteso o desiderato" si è affermata verso la fine del 14° secolo. Tra i termini correlati troviamo Worked (15° secolo), wrought, e working.

Il termine work against, che significa "tentare di sovvertire," è attestato già alla fine del 14° secolo. L'espressione work one's way, che implica "ottenere ciò che si desidera," è documentata all'inizio del 14° secolo. L'uso di work in nel senso di "inserire, introdurre o mescolare" un materiale in un altro si sviluppa negli anni '70 del 1600; da qui deriva anche il significato figurato di "far entrare o penetrare con sforzi ripetuti."

Il termine work over, che indica "picchiare, malmenare," compare nel 1927; come sostantivo, working-over è attestato nel 1960.

anche hardworking, 1708, da hard (avv.) + working (agg.).

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of working

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