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Etimologia e Storia di I

I(pron.)

12° sec., un'abbreviazione dell'Antico Inglese ic, il pronome personale singolare nominativo, dal Proto-Germanico *ek (fonte anche dell'Antico Frisone ik, Antico Norvegese ek, Norvegese eg, Danese jeg, Antico Alto Tedesco ih, Tedesco ich, Gotico ik), dal PIE *eg- "io," forma nominativa del pronome personale singolare (fonte anche del Sanscrito aham, Ittita uk, Latino ego (fonte del Francese je), Greco ego, Russo ja, Lituano ).

Ridotto a i entro la metà del 12° sec. nel nord dell'Inghilterra, successivamente ovunque; la forma ich o ik, specialmente prima delle vocali, si protrasse nel nord dell'Inghilterra fino al c. 1400 e sopravvisse nei dialetti meridionali fino al 18° sec. Cominciò ad essere capitalizzato a metà del 13° sec. per contrassegnarlo come una parola distinta ed evitare errori di lettura nei manoscritti scritti a mano.

The reason for writing I is ... the orthographic habit in the middle ages of using a 'long i' (that is, j or I) whenever the letter was isolated or formed the last letter of a group; the numeral 'one' was written j or I (and three iij, etc.), just as much as the pronoun. [Otto Jespersen, "Growth and Structure of the English Language," p.233]
La ragione per scrivere I è ... l'abitudine ortografica nel medioevo di usare una 'i lunga' (cioè, j o I) ogni volta che la lettera era isolata o formava l'ultima lettera di un gruppo; il numero 'uno' era scritto j o I (e tre iij, ecc.), proprio come il pronome. [Otto Jespersen, "Growth and Structure of the English Language," p.233]

Il punto sulla lettera "minuscola" -i- iniziò ad apparire nei manoscritti latini dell'11° sec. per distinguere la lettera dal tratto di un'altra lettera (come -m- o -n-). Originariamente un diacritico, fu ridotto a un punto con l'introduzione dei caratteri tipografici romani. La lettera -y- era anch'essa scritta con un punto in alto nell'Antico Inglese e nel primo Medio Inglese, durante i secoli in cui tendeva ad essere scritta con un anello chiuso in alto e quindi era quasi indistinguibile dalla minuscola thorn (þ). Nei nomi delle autostrade statunitensi (dal 1966) è l'abbreviazione di Interstate (agg.).

Voci correlate

Parola di assenso a una domanda, 1570s, di origine sconosciuta; potrebbe essere una variante di I, che significa "Io acconsento;" oppure un'alterazione del medio inglese yai "sì" (vedi yea); o derivare da aye (avv.) "sempre, mai."

Nel 1707, in metafisica, il termine si riferisce a "il sé; colui che sente, agisce o pensa," derivando dal latino ego che significa "io" (cognato con l'antico inglese ic; vedi I). Il suo uso è suggerito in egoity.

They that have pleaded against Propriety, and would have all things common in this World, have forgotten that there is a Propriety, in our present Egoity, and Natural Constitution, which rendereth some accidental Propriety necessary to us (etc.) ["The Practical Works of the Late Reverend and Pious Mr. Richard Baxter," London, 1707]
Coloro che hanno sostenuto l'opposizione alla Propriety, desiderando che tutte le cose siano comuni in questo mondo, hanno dimenticato che esiste una Propriety nella nostra attuale Egoity e costituzione naturale, che rende alcune proprietà accidentali necessarie per noi (ecc.) ["The Practical Works of the Late Reverend and Pious Mr. Richard Baxter," Londra, 1707]

Il significato psicoanalitico (freudiano) emerge nel 1894, mentre il senso di "vanità" risale al 1891. Ego-trip è attestato dal 1969, derivato da trip (sostantivo). Correlato: egoical.

In the book of Egoism it is written, Possession without obligation to the object possessed approaches felicity. [George Meredith, "The Egoist," 1879]
Nel libro dell'Egoismo si legge: Il possesso senza obbligo verso l'oggetto posseduto si avvicina alla felicità. [George Meredith, "The Egoist," 1879]
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Tendenze di " I "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of I

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