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Significato di aye

sì; sempre

Etimologia e Storia di aye

aye(interj.)

Parola di assenso a una domanda, 1570s, di origine sconosciuta; potrebbe essere una variante di I, che significa "Io acconsento;" oppure un'alterazione del medio inglese yai "sì" (vedi yea); o derivare da aye (avv.) "sempre, mai."

aye(adv.)

"always, ever," circa 1200, deriva dall'antico norreno ei "mai, sempre" (cognato con l'antico inglese a "sempre, mai"), dal proto-germanico *aiwi-, forma estesa della radice ricostruita del proto-indoeuropeo *aiw- che significa "forza vitale, vita; lunga vita, eternità" (fonte anche del greco aiōn "età, eternità," latino aevum "periodo di tempo").

Voci correlate

12° sec., un'abbreviazione dell'Antico Inglese ic, il pronome personale singolare nominativo, dal Proto-Germanico *ek (fonte anche dell'Antico Frisone ik, Antico Norvegese ek, Norvegese eg, Danese jeg, Antico Alto Tedesco ih, Tedesco ich, Gotico ik), dal PIE *eg- "io," forma nominativa del pronome personale singolare (fonte anche del Sanscrito aham, Ittita uk, Latino ego (fonte del Francese je), Greco ego, Russo ja, Lituano ).

Ridotto a i entro la metà del 12° sec. nel nord dell'Inghilterra, successivamente ovunque; la forma ich o ik, specialmente prima delle vocali, si protrasse nel nord dell'Inghilterra fino al c. 1400 e sopravvisse nei dialetti meridionali fino al 18° sec. Cominciò ad essere capitalizzato a metà del 13° sec. per contrassegnarlo come una parola distinta ed evitare errori di lettura nei manoscritti scritti a mano.

The reason for writing I is ... the orthographic habit in the middle ages of using a 'long i' (that is, j or I) whenever the letter was isolated or formed the last letter of a group; the numeral 'one' was written j or I (and three iij, etc.), just as much as the pronoun. [Otto Jespersen, "Growth and Structure of the English Language," p.233]
La ragione per scrivere I è ... l'abitudine ortografica nel medioevo di usare una 'i lunga' (cioè, j o I) ogni volta che la lettera era isolata o formava l'ultima lettera di un gruppo; il numero 'uno' era scritto j o I (e tre iij, ecc.), proprio come il pronome. [Otto Jespersen, "Growth and Structure of the English Language," p.233]

Il punto sulla lettera "minuscola" -i- iniziò ad apparire nei manoscritti latini dell'11° sec. per distinguere la lettera dal tratto di un'altra lettera (come -m- o -n-). Originariamente un diacritico, fu ridotto a un punto con l'introduzione dei caratteri tipografici romani. La lettera -y- era anch'essa scritta con un punto in alto nell'Antico Inglese e nel primo Medio Inglese, durante i secoli in cui tendeva ad essere scritta con un anello chiuso in alto e quindi era quasi indistinguibile dalla minuscola thorn (þ). Nei nomi delle autostrade statunitensi (dal 1966) è l'abbreviazione di Interstate (agg.).

È una parola che esprime affermazione o consenso. In medio inglese si scrive ye, mentre in antico inglese si trovava gea (nel dialetto del West Saxon) e ge (nel dialetto anglosassone), tutte forme che significano "sì, certo." La radice di questa parola risale al proto-germanico *ja-, *jai-, un termine di affermazione che si pensa derivi dal proto-indoeuropeo *yam-, proveniente dal tema pronominale *i- (vedi yon). Tra i cognati germanici troviamo il tedesco, danese, norvegese e svedese ja.

Come avverbio, in antico inglese significava "certamente, davvero." Come sostantivo, ha assunto il significato di "affermazione, voto favorevole" già all'inizio del XIII secolo. Nello stesso periodo, è comparsa anche come semplice parola introduttiva enfatica. Verso la fine del XIV secolo, è stata usata per significare "cioè," introducendo spiegazioni o chiarimenti.

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Tendenze di " aye "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of aye

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