In antico inglese, ald (nella variante anglosassone) e eald (nelle varianti sassone occidentale e kentiana) significavano "antico, di origine antica, appartenente all'antichità, primordiale; esistente o in uso da lungo tempo; prossimo alla fine della normale durata della vita; anziano, maturo, esperto." Queste parole derivano dal proto-germanico *althaz, che significava "cresciuto, adulto" (da cui anche l'antico frisone ald, il gotico alþeis, l'olandese oud, il tedesco alt). Inizialmente, si trattava di una radice verbale che indicava l'azione di "crescere, nutrire" (si veda il gotico alan "crescere," l'antico norreno ala "nutrire"), proveniente dalla radice indoeuropea *al- (2) che significava "crescere, nutrire." La vocale originale dell'antico inglese si è conservata nello scozzese auld e si ritrova anche in alderman. Le forme comparative e superlative originali (elder, eldest) sono rimaste in alcuni usi specifici.
La radice indoeuropea più comune per "vecchio" è *sen- (si veda senior (agg.)). Alcune lingue indoeuropee distinguono tra le parole per "vecchio" (rispetto a giovane) e quelle per "vecchio" (rispetto a nuovo), e alcune hanno termini separati per le persone anziane rispetto agli oggetti vecchi. In latino, senex si riferiva principalmente agli esseri viventi anziani, soprattutto alle persone, mentre vetus (letteralmente "che ha molti anni") era usato per gli oggetti inanimati. In greco, geraios era usato principalmente per gli esseri umani, mentre palaios si riferiva soprattutto agli oggetti, e solo in senso dispregiativo per le persone. Esisteva anche arkhaios, che significa letteralmente "appartenente all'inizio," parallelo al francese ancien, usato principalmente per indicare cose "di tempi passati."
In antico inglese si trovava anche fyrn, che significava "antico," e che era correlato a feor ("lontano, distante") (si veda far e si confronti con il gotico fairneis, l'antico norreno forn "vecchio, di un tempo passato," l'antico alto tedesco firni "vecchio, esperto").
Il significato di "di una certa età" (come in three days old, "di tre giorni") è attestato nell'antico inglese tardivo. L'accezione di "relativo o caratteristico delle fasi iniziali di sviluppo o dei periodi di tempo" compare anch'essa nell'antico inglese tardivo. Come intensivo, per indicare "grande, alto," compare nella metà del XV secolo, ma oggi si usa solo in espressioni fisse che seguono un altro aggettivo (gay old time, good old Charlie Brown). Come sostantivo, per indicare "coloro che sono anziani," è attestato nel XII secolo. L'espressione Of old, che significa "dei tempi antichi," compare verso la fine del XIV secolo.
Old age, che indica "il periodo della vita avanzata," è attestato all'inizio del XIV secolo. Old Testament è documentato dalla metà del XIV secolo (in antico inglese tardivo si usava old law, "legge antica"). L'espressione Old lady, che significa "moglie, madre," risale circa al 1775 (ma si può confrontare con l'antico inglese seo ealde hlæfdige, "la regina vedova"). Old man, che si riferisce a "un uomo che ha vissuto a lungo," appare nell'antico inglese tardivo; il significato di "marito, padre, capo" risale al 1854, mentre in precedenza (nel 1830) era uno slang militare per "ufficiale comandante." L'espressione old boy come forma familiare di indirizzo compare verso il 1600. Old days, che significa "tempi passati," è attestata nell'antico inglese tardivo; old time, che indica "tempi trascorsi," risale alla fine del XIV secolo. L'espressione good old days, che si riferisce ai "tempi passati considerati migliori del presente," spesso usata in modo ironico, compare negli anni '70 del XVII secolo. Old Light (agg.), in ambito religioso, che significa "favorevole alla fede o ai principi antichi," risale al 1819.