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Significato di far

lontano; remoto; distante

Etimologia e Storia di far

far(adj.)

Il Medio Inglese fer deriva dall'Antico Inglese feorr, che significa "lontano, remoto, distante." Questo a sua volta proviene dal Proto-Germanico *ferera-. Ci sono parole simili in altre lingue germaniche, come l'Antico Sassone fer, l'Antico Frisone fer, l'Antico Norreno fjarre, l'Olandese ver, l'Antico Alto Tedesco ferro e il Tedesco moderno fern. Probabilmente, si è evoluto nel Proto-Germanico occidentale a partire dall'avverbio (vedi far (avv.)). L'espressione Far East, che indica "Cina, Giappone e regioni circostanti," risale al 1838.

far(adv.)

Il Medio Inglese fer deriva dall'Antico Inglese feor, che significa "a grande distanza, molto tempo fa". Questo a sua volta proviene dal Proto-Germanico *ferro e dalla radice ricostruita del Proto-Indoeuropeo *per- (1), che è la base di molte parole che significano "attraverso, in avanti". Col tempo, ha assunto anche sensi più ampi come "oltre, al di là" ed è all'origine di termini in diverse lingue, come il Sanscrito parah ("più lontano, remoto, ulteriore"), l'Ittita para ("fuori da"), il Greco pera ("attraverso, oltre"), il Latino per ("attraverso") e l'Antico Irlandese ire ("più lontano"). Tra i cognati germanici troviamo l'Antico Sassone fer, l'Antico Frisone fir, l'Antico Norreno fiarre, l'Antico Alto Tedesco fer e il Gotico fairra.

Per quanto riguarda il cambiamento di vocale, si rimanda a dark (agg.). È stato usato in coppia con wide per indicare "ovunque" sin dal IX secolo.

Voci correlate

Il termine medio inglese derk, poi dark, deriva dall'inglese antico deorc, che significa "senza luce, privo di luce o brillantezza (soprattutto di notte), oscuro, cupo." In senso figurato, può anche riferirsi a qualcosa di "triste, privo di gioia" o addirittura "sinistro, malvagio." La sua origine è legata al proto-germanico *derkaz, che ha anche dato origine all'alto tedesco antico tarchanjan, ovvero "nascondere, celare." L'etimologia precisa rimane incerta. Per il cambiamento vocalico, si rimanda a marsh.

L'uso del termine per descrivere i colori, ovvero "che non emette o riflette molta luce," risale alla fine del XIV secolo. Riguardo al colorito della pelle, il significato "non chiaro" appare all'inizio del XIV secolo. L'accezione figurata di "oscuro, difficile da comprendere" compare all'inizio del XIII secolo, mentre quella di "scontroso, triste" emerge negli anni '90 del XVI secolo. L'interpretazione come "nascosto, segreto" si attesta alla fine del XIV secolo. Il termine Dark Continent, usato per riferirsi all'Africa (dal 1828), unisce diversi sensi figurati, con le prime menzioni che si trovano in pubblicazioni missionarie. Nel gergo teatrale, l'uso per indicare "chiuso" risale al 1916.

Il termine Dark Ages, che descrive un "periodo storico buio, caratterizzato da ignoranza," è attestato dal 1739. L'uso specifico per riferirsi ai secoli dell'alto medioevo europeo, dal crollo dell'Impero Romano fino alla rinascita della letteratura secolare, si sviluppa negli anni '30 dell'Ottocento. Qui, dark assume il significato di "caratterizzato da ignoranza, arretrato nella conoscenza, privo di luce intellettuale," un'accezione che si afferma alla fine del XIV secolo.

Il termine Dark horse, che indica un "competitore per onori o cariche di cui non si conoscono certezze, o la cui identità è inizialmente celata," è particolarmente usato in politica statunitense per descrivere "una persona che viene inaspettatamente proposta come candidato in una convenzione." Questo uso risale al 1842 ed è tratto dal mondo delle corse di cavalli, dove si riferisce a cavalli le cui prestazioni o capacità non sono generalmente note. Qui, dark viene impiegato nel suo senso figurato di "sconosciuto."

Moonraker is called a "dark horse"; that is neither his sire nor dam is known. ["Pierce Egan's Book of Sports," London, 1832] 
Moonraker è definito un "dark horse"; ciò significa che né il suo padre né la sua madre sono conosciuti. ["Pierce Egan's Book of Sports," Londra, 1832] 

"avere una notevole estensione da lato a lato; avere una certa o specifica estensione da lato a lato;" Inglese antico wid, usato anche per indicare "vasto, lungo," applicato anche al tempo; deriva dal Proto-Germanico *widaz (origine anche dell'Antico Sassone, Antico Frisone wid, Antico Norreno viðr, Olandese wijd, Antico Alto Tedesco wit, Tedesco weit), che potrebbe provenire (secondo Watkins) dal PIE *wi-ito-, dalla radice *wi- che significa "separato, lontano, a metà."

Il significato "disteso, espanso, allargato" è attestato intorno al 1500; il senso di "abbracciare molti argomenti" risale agli anni '30 del 1500. L'interpretazione "mancare il bersaglio previsto" appare negli anni '80 del 1500. Riguardo a un dialetto, "caratterizzato da un accento marcato," è attestato a metà del 1400.

Come secondo elemento in composti (come nationwide, worldwide) e con il significato di "estendersi per tutto," è presente già nell'Inglese Antico avanzato. Wide-screen in riferimento alla proiezione cinematografica compare nel 1931.

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Tendenze di " far "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of far

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