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Significato di brain-teaser

indovinello; rompicapo; problema difficile

Etimologia e Storia di brain-teaser

brain-teaser(n.)

"difficile enigma o problema," 1893, da brain (n.) + sostantivo agente da tease (v.).

Voci correlate

La parola "cervello" si riferisce, nel senso più ampio, a quella "massa morbida e grigia che riempie la cavità cranica di un vertebrato," ed è spesso vista come l'"organo della coscienza e della mente." In inglese antico, si usava brægen, che deriva dal proto-germanico *bragnan (da cui anche il medio basso tedesco bregen, l'antico frisone e l'olandese brein). L'origine di questa parola è incerta; potrebbe risalire alla radice indoeuropea *mregh-m(n)o-, che significava "cranio, cervello," e da cui deriva anche il greco brekhmos, che indicava "parte anteriore del cranio, cima della testa."

Tuttavia, Liberman osserva che brain "non ha cognati stabiliti al di fuori del germanico occidentale" e non è collegato al termine greco. Più probabilmente, scrive, il suo etimo è la radice indoeuropea *bhragno, che significa "qualcosa di rotto."

La consuetudine di usare il plurale per riferirsi alla sostanza (sia letterale che figurativa), in contrapposizione all'organo, risale al XVI secolo. Il significato figurato di "potere intellettuale" appare alla fine del XIV secolo, mentre l'interpretazione come "persona intelligente" è documentata solo nel 1914.

Esprimere l'idea di avere qualcosa on the brain, ovvero "essere estremamente desiderosi o interessati a qualcosa," risale al 1862. Il termine brain-fart, che indica una "perdita improvvisa di memoria o di filo logico; incapacità improvvisa di pensare in modo razionale," è attestato dal 1991 (mentre brain-squirt risale agli anni '50 del Seicento e indicava un "tentativo debole o abortivo di ragionamento"). In inglese antico, esisteva una parola per "testa," brægnloca, che potrebbe essere tradotta come "serratura del cervello." Nel medio inglese, brainsick (da brægenseoc in inglese antico) significava "matto, confuso."

In passato anche teaze, in medio inglese tesen, significa "separare e pulire" le fibre di lino, lana, ecc. grezzi. Deriva dall'antico inglese tæsan, che significa "strappare, tirare, strappare; separare, pettinare" (le fibre di lana, lino, ecc.), e dal proto-germanico *taisijan (che è anche alla base del danese tæse, medio olandese tesen, olandese tezen "tirare, strappare, graffiare," alto tedesco antico zeisan "prendere in giro, pettinare la lana"). Si può confrontare con teasel.

L'azione originale consisteva nel far passare spine attraverso la lana o il lino per separare, strappare o pettinare le fibre. Il significato figurato di "infastidire, preoccupare, infastidire" qualcuno con richieste banali o sciocchezze (a volte fatto con buon umore) è attestato fin dagli anni 1610. Per uno sviluppo di significato simile, si può confrontare con heckle. Il senso legato all'acconciatura, riferito al pettinamento all'indietro, è registrato dal 1957 (teasing in questo senso risale al 1923). Correlati: Teased; teasing; teasingly.

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