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Significato di checkout

cassa; pagamento; uscita

Etimologia e Storia di checkout

checkout(n.)

anche check-out, 1944, derivato dalla locuzione verbale; vedi check (v.1) + out (avv.). Inizialmente indicava "formazione fornita a un pilota per l'uso di un aereo specifico;" il significato alberghiero di "procedura amministrativa seguita quando gli ospiti lasciano la struttura dopo un soggiorno" risale al 1958. Il senso nel commercio al dettaglio di "luogo dove si paga per i beni selezionati" è del 1947.

Voci correlate

Verso la fine del XV secolo, nel contesto degli scacchi, il termine indicava "attaccare il re; mettere (il re dell'avversario) sotto scacco." In precedenza, alla fine del XIV secolo, era usato in senso figurato per "fermare, arrestare; bloccare, barricare." Derivava da check (sostantivo) o dall'antico francese eschequier, a sua volta proveniente dal sostantivo francese. In una partita di scacchi, un giocatore limita la capacità di movimento dell'avversario quando mette il re avversario sotto scacco.

Gli altri significati sembrano essersi sviluppati tutti a partire dal senso legato agli scacchi, o dal sostantivo stesso. Inizialmente, "fermare, arrestare," poi "tenere sotto controllo" (anni '20 del Seicento); "sospendere o controllare" (un'affermazione, una persona, ecc.) confrontandola con un'autorità o un documento di riferimento (anni '90 del Seicento); per quanto riguarda i bagagli, "consegnare in cambio di un contrassegno che funge da identificativo" (1846); "segnare con un simbolo per indicare che è stato esaminato, ecc., spuntare da una lista" (1928).

Da qui derivano espressioni come check off (1839), check up (1883), check in o check out (in un hotel, per un libro di biblioteca, ecc., 1909). L'espressione check out (qualcosa), nel senso di "guardare, investigare," risale al 1959. Correlati: Checked; checking.

Il termine esprime movimento o direzione da un punto centrale o dall'interno, oltre a indicare la rimozione da un luogo o posizione appropriati. Deriva dall'inglese antico ut, che significa "fuori, senza, all'esterno," e ha radici nel proto-germanico *ūt- (presente anche in antico norreno, antico frisone, antico sassone, gotico ut, medio olandese uut, olandese uit, antico alto tedesco uz, tedesco aus). Risale alla radice indoeuropea *uidh-, che significa "su, fuori, in alto" e ha dato origine a termini in diverse lingue, come il sanscrito ut ("su, fuori"), uttarah ("più in alto, superiore, più tardi, settentrionale"), l'avestano uz- ("su, fuori"), l'antico irlandese ud- ("fuori"), il latino usque ("fino a, continuamente, senza interruzione"), il greco hysteros ("l'ultimo") e il russo vy- ("fuori").

Il significato di "fino alla fine, completamente, fino alla conclusione" si afferma intorno al 1300. L'accezione di "non più ardente o acceso; nell'oscurità" risale circa al 1400. Riguardo a posizione o situazione, indica "al di fuori di, non all'interno" già all'inizio del XV secolo. L'uso per "portare all'attenzione pubblica" appare negli anni '40 del 1500, mentre quello per "lontano dalla propria residenza" si sviluppa intorno al 1600. Il significato politico di "non in carica, rimosso o espulso da una posizione" emerge anch'esso intorno al 1600. L'espressione "diventare visibile, apparire" (riferita a stelle, ecc.) si diffonde negli anni '10 del 1600. Nel contesto delle comunicazioni radiofoniche, indica che il relatore ha terminato di parlare ed è attestata dal 1950.

Come preposizione, assume il significato di "fuori da; da, lontano da; all'esterno di, oltre; eccetto; privo di, mancante" a partire dalla metà del XIII secolo, derivando dall'avverbio.

Il significato di "da relazioni armoniose a conflitti" (come in fall out) si sviluppa negli anni '20 del 1500. Quello di "fuori dal proprio stato mentale normale" (come in put out) emerge negli anni '80 del 1500; l'espressione out to lunch, che significa "insano di mente," è uno slang studentesco degli anni '50. La frase aggettivale out-of-the-way, che indica "remoto, isolato," è attestata dalla fine del XV secolo. Out-of-towner, che significa "chi non proviene da un certo luogo," appare nel 1911. L'espressione Out of this world, che indica "eccellente," risale al 1938; out of sight, anch'essa per "eccellente, superiore," è documentata dal 1891. L'espressione (verb) it out, che significa "portare a termine," emerge negli anni '80 del 1500. L'espressione from here on out, che significa "d'ora in poi," è attestata dal 1942. Out upon, usata per esprimere orrore o rimprovero, risale all'inizio del XV secolo.

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