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Significato di chiaroscuro

gioco di luce e ombra; tecnica artistica per rappresentare il volume; contrasto tra chiaro e scuro

Etimologia e Storia di chiaroscuro

chiaroscuro(n.)

Negli anni 1680, il termine si riferiva alla "disposizione di luce e ombra in un'immagine," letteralmente "chiaro-scuro." Deriva dall'italiano chiaro, che significa "chiaro, luminoso" (proveniente dal latino clarus; vedi clear (agg.)) + oscuro (dal latino obscurus; vedi obscure (agg.)). Correlato: Chiaroscurist.

Voci correlate

Attorno al 1300, il termine significava "che dà luce, splendente, luminoso." Si usava anche per descrivere qualcosa di "non torbido, trasparente, che lascia passare la luce, privo di impurità, moralmente puro, innocente." Riferito ai colori, indicava "brillante, puro," mentre per il tempo atmosferico, il cielo o il mare significava "non tempestoso, mite, sereno, non nuvoloso, completamente illuminato, privo di oscurità o nuvole." Per gli occhi o la vista, si usava per descrivere qualcosa di "chiaro, acuto," e per la voce o il suono significava "chiaramente udibile, distinto, risonante." Riferito alla mente, indicava "perspicace, acuto," mentre per le parole o il discorso significava "facilmente comprensibile, manifesto, lucido" (un termine antico in inglese per questo era sweotol, che significava "distinto, chiaro, evidente"). Riguardo alla terra, si usava per indicare "disboscata, livellata." Il termine deriva dall'antico francese cler, che significava "chiaro" (riferito a vista e udito), "leggero, brillante, splendente, raro" (XII secolo, francese moderno clair), e dal latino clarus, che significava "chiaro, forte" (riferito ai suoni). In senso figurato, indicava "manifesto, evidente, chiaro," e in uso trasferito, per i panorami, "luminoso, distinto." Il termine si usava anche per descrivere persone "illustri, famose, gloriose" (da cui l'italiano chiaro e lo spagnolo claro). La sua origine risale all'Proto-Indoeuropeo *kle-ro-, dalla radice *kele- (2), che significava "gridare."

L'evoluzione semantica verso i significati legati alla luce e al colore nella preistoria coinvolgeva un'identificazione tra la diffusione del suono e quella della luce (si veda l'inglese loud, usato anche per i colori, e il tedesco hell, che significa "chiaro, brillante, splendente," e per il tono, "distinto, squillante, alto").

In medio inglese, il termine veniva usato anche per descrivere qualcosa di "bello, magnifico, eccellente" (circa 1300). Riferito a possesso o titolo, significava "illimitato, incondizionato, assoluto," un uso che si sviluppò all'inizio del XV secolo. Per quanto riguarda il colorito della pelle, il termine si diffuse attorno al 1300. Il significato di "privo di ostacoli" si sviluppò successivamente, soprattutto in ambito nautico, attorno al 1500. L'accezione di "ovvio per i sensi" risale al 1835. L'espressione Clear-sighted (che significa "perspicace") appare negli anni '80 del '500 (clear-eyed, "occhi chiari," è documentata negli anni '20 dello stesso secolo), mentre clear-headed ("lucido di mente") compare nel 1709. Per l'espressione coast is clear si veda clear (verbo).

Attorno al 1400, il termine "oscuro" inizia a essere usato per descrivere non solo la mancanza di luce, ma anche una condizione figurativa di "morale non illuminata" o "gloomy" (triste, cupo). Deriva dall'antico francese obscur o oscur, che significava "scuro, nuvoloso, tetro; poco chiaro, indistinto" (XII secolo). La radice latina obscurus portava con sé significati simili: "scuro, ombroso, difficile da vedere", ma anche "sconosciuto, incomprensibile, difficile da discernere, magari da antenati insignificanti". Questa parola si compone di ob, che indica "sopra" (come in ob-), e -scurus, che significa "coperto". La radice indoeuropea *(s)keu- esprime l'idea di "coprire, nascondere". Un termine correlato è Obscurely.

Il significato figurato di "non facilmente comprensibile, non evidente alla mente" emerge nei primi anni del 1400. Riguardo alle persone, inizia a essere usato per descrivere chi non è famoso o riconosciuto, chi è "sconosciuto alla celebrità" già negli anni '40 del 1500. La definizione più letterale, che descrive qualcosa di "indistinto, privo di chiarezza nella forma o nei contorni, difficilmente percepibile e non visibile chiaramente a causa della scarsa illuminazione", si afferma in inglese a partire dagli anni '90 del 1500.

In regard to the meaning of something said or written, obscure is general, being founded upon the figure of light which is insufficient to enable one to see with any clearness; this figure is still felt in all the uses of the word. [Century Dictionary, 1895]
Quando si parla del significato di qualcosa di detto o scritto, obscure è un termine generale, basato sull'immagine di una luce insufficiente che non permette di vedere chiaramente. Questa metafora è presente in tutti gli usi della parola. [Century Dictionary, 1895]
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Tendenze di " chiaroscuro "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of chiaroscuro

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