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Significato di customer

cliente; acquirente; consumatore

Etimologia e Storia di customer

customer(n.)

Verso la fine del XIV secolo, custumer indicava un "funzionario doganale, esattore di pedaggi." Intorno al 1400, il termine si era evoluto per designare "chi acquista beni o forniture, chi abitualmente compra dallo stesso commerciante o gilda." Proveniva dall'anglo-francese custumer e dall'antico francese coustumier, a sua volta derivato dal latino medievale custumarius, che significava "esattore di pedaggi, esattore delle tasse." Letteralmente, il termine si riferiva a qualcosa "relativo a una tassa o a delle tasse," ed era una contrazione del latino consuetudinarius, che derivava da consuetudo, ossia "abitudine, uso, pratica, tradizione" (vedi custom (n.)).

Il significato più generale di "persona con cui si ha a che fare" è emerso negli anni '40 del 1500. Quello di "persona con cui trattare" (di solito accompagnato da un aggettivo descrittivo: tough, ecc.) è attestato negli anni '80 dello stesso secolo. In Shakespeare, il termine può anche riferirsi a una "prostituta."

Voci correlate

ca. 1200, custume, "pratica abituale," sia di un individuo che di una nazione o comunità, dal francese antico costume "custom, habit, practice; clothes, dress" (12c., francese moderno coutume), dal latino volgare *consuetumen, dal latino consuetudinem (nominativo consuetudo) "abitudine, uso, modo, pratica, tradizione, familiarità," da consuetus, participio passato di consuescere "abituare," da com-, prefisso intensivo (vedi com-), + suescere "abituarsi, acclimatarsi," correlato a sui, genitivo di suus "se stesso," dal PIE *swe- "se stesso" (vedi idiom).

Custom implies continued volition, the choice to keep doing what one has done; as compared with manner and fashion, it implies a good deal of permanence. [Century Dictionary]
Custom implica volontà continuata, la scelta di continuare a fare ciò che si è fatto; rispetto a manner e fashion, implica una buona dose di permanenza. [Century Dictionary]

Un doppio di costume. Una parola inglese antica per esso era þeaw. Il significato "la pratica di acquistare beni in un particolare luogo" è dal 1590s. Il senso di un pedaggio o tassa "regolare" sui beni è all'inizio del 14c. La parola nativa qui è toll (n.).

Custom-house "ufficio governativo in un punto di importazione ed esportazione per la raccolta delle dogane" è dalla fine del 15c. Customs "area in un porto marittimo, aeroporto, ecc., dove i bagagli sono esaminati" è dal 1921.

Old customs! Oh! I love the sound,
  However simple they may be:
Whate'er with time has sanction found,
  Is welcome, and is dear to me.
Pride grows above simplicity,
  And spurns it from her haughty mind,
And soon the poet's song will be
  The only refuge they can find.
[from "December," John Clare, 1827]
Old customs! Oh! I love the sound,
  However simple they may be:
Whate'er with time has sanction found,
  Is welcome, and is dear to me.
Pride grows above simplicity,
  And spurns it from her haughty mind,
And soon the poet's song will be
  The only refuge they can find.
[da "December," John Clare, 1827]

Nel 1775, nel dialetto inglese americano, si usava per indicare una "persona o un animale fastidioso" (di solito accompagnato da un aggettivo descrittivo). Era una pronuncia volgare di curse (sostantivo), oppure una forma abbreviata del significato gergale di customer. Il significato letterale di "una maledizione" è attestato solo dal 1848.

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