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Significato di deaf

sordo; privo di udito

Etimologia e Storia di deaf

deaf(adj.)

In antico inglese, deaf significava "privo del senso dell'udito," ma anche "vuoto, sterile." La sua origine si trova nel proto-germanico *daubaz, che ha dato vita a termini simili in altre lingue germaniche, come l'antico sassone dof, l'antico norreno daufr, l'antico frisone daf, l'olandese doof, il tedesco taub e il gotico daufs, tutti con il significato di "sordo" o "insensibile." La radice più antica risale al proto-indoeuropeo dheubh-, che veniva usato per formare parole legate a concetti come "confusione, stordimento, vertigini." Da qui derivano anche il greco typhlos ("cieco") e typhein ("fare fumo"), oltre all'antico inglese dumb ("incapace di parlare") e all'antico alto tedesco tumb.

Fino al XVIII secolo, la parola si pronunciava in modo da fare rima con reef. Il significato di "rifiutarsi di ascoltare o sentire" è attestato intorno al 1200. Come sostantivo, per indicare "persone sorde," compare anch'esso intorno al 1200. Il termine Deaf-mute è stato coniato nel 1837, prendendo spunto dal francese sourd-muet. In Gran Bretagna, nel XVIII e XIX secolo, i sordi-muti erano ricercati come indovini. L'espressione Deaf as an adder (sordo come un serpente) risale all'antico inglese e proviene dal Salmo 58:5 (vedi adder).

Voci correlate

In medio inglese si trovava naddre, derivante dall'antico inglese (dialetto del West Saxon) næddre (nel dialetto merciano nedre, nel dialetto northumbriano nedra), che significava "un serpente; il Serpente nel Giardino dell'Eden." La radice proto-germanica è *naethro, che significa "serpente" (da cui anche l'antico norreno naðra, il medio olandese nadre, l'antico alto tedesco natra, il tedesco Natter e il gotico nadrs). Questa parola ha origini nella radice indoeuropea *nētr-, che significa "serpente" (da cui anche il latino natrix, che indica "serpente d'acqua" – probabilmente associato popolarmente a nare, che significa "nuotare"; in antico irlandese nathir e in gallese neidr significano entrambi "serpente, rettile").

La forma moderna del termine è il risultato di una separazione errata avvenuta tra il XIV e il XVI secolo, passando da a nadder a an adder. Per ulteriori esempi di questo fenomeno, si possono vedere apron, auger, nickname, orange, humble pie, aitchbone, umpire. La forma Nedder è ancora presente in alcuni dialetti dell'Inghilterra settentrionale.

Sin dal medio inglese, il termine è stato utilizzato principalmente per indicare la vipera, l'unico rettile velenoso britannico (anche se non generalmente letale per gli esseri umani). Successivamente, è stato esteso ad altri serpenti velenosi o simili in altre regioni (puff-adder, ecc.). La connessione folkloristica con la sordità si trova nel Salmo 58, versetti 1-5, dove si narra che il serpente smetta di udire per non sentire il suono del suonatore di serpenti chiamato a scacciarlo.

Negli anni '90 del 1500, il verbo "deafening" è nato con il significato di "rendere sordo," derivato da deaf e -en (1). In passato, il verbo era semplicemente deaf, usato a metà del 15° secolo. Per esprimere l'idea di "diventare sordo" o "perdere l'udito," nell'inglese antico si usava adeafian (intransitivo). Questo termine è sopravvissuto fino all'inglese medio come deave, ma a partire dalla metà del 14° secolo ha cominciato a essere usato in modo transitivo, perdendo progressivamente l'uso intransitivo, tranne che nei dialetti, dove spesso mantiene significati sia transitivi che figurativi. Così, l'inglese ha finito per non avere più un verbo intransitivo specifico in questo contesto. Un termine correlato è Deafened.

"incapacità di distinguere o percepire i suoni," fine del XIV secolo, defnesse, da deaf + -ness.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of deaf

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