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Significato di declarant

dichiarante; persona che fa una dichiarazione; soggetto di una dichiarazione legale

Etimologia e Storia di declarant

declarant(n.)

“Colui che fa una dichiarazione,” negli anni ’80 del 1600, deriva dal francese déclarant, a sua volta dal latino declarantem (nominativo declarans), participio presente di declarare, che significa “rendere chiaro, rivelare, divulgare, annunciare.” Questo verbo è composto da de-, che qui potrebbe fungere da prefisso intensivo (vedi de-), e clarare, che significa “chiarire,” derivato da clarus, ovvero “chiaro” (consulta anche clear (adj.)). In ambito legale, il termine si riferisce in particolare a “colui il cui riconoscimento o la cui dichiarazione è richiesta come prova.”

Voci correlate

Attorno al 1300, il termine significava "che dà luce, splendente, luminoso." Si usava anche per descrivere qualcosa di "non torbido, trasparente, che lascia passare la luce, privo di impurità, moralmente puro, innocente." Riferito ai colori, indicava "brillante, puro," mentre per il tempo atmosferico, il cielo o il mare significava "non tempestoso, mite, sereno, non nuvoloso, completamente illuminato, privo di oscurità o nuvole." Per gli occhi o la vista, si usava per descrivere qualcosa di "chiaro, acuto," e per la voce o il suono significava "chiaramente udibile, distinto, risonante." Riferito alla mente, indicava "perspicace, acuto," mentre per le parole o il discorso significava "facilmente comprensibile, manifesto, lucido" (un termine antico in inglese per questo era sweotol, che significava "distinto, chiaro, evidente"). Riguardo alla terra, si usava per indicare "disboscata, livellata." Il termine deriva dall'antico francese cler, che significava "chiaro" (riferito a vista e udito), "leggero, brillante, splendente, raro" (XII secolo, francese moderno clair), e dal latino clarus, che significava "chiaro, forte" (riferito ai suoni). In senso figurato, indicava "manifesto, evidente, chiaro," e in uso trasferito, per i panorami, "luminoso, distinto." Il termine si usava anche per descrivere persone "illustri, famose, gloriose" (da cui l'italiano chiaro e lo spagnolo claro). La sua origine risale all'Proto-Indoeuropeo *kle-ro-, dalla radice *kele- (2), che significava "gridare."

L'evoluzione semantica verso i significati legati alla luce e al colore nella preistoria coinvolgeva un'identificazione tra la diffusione del suono e quella della luce (si veda l'inglese loud, usato anche per i colori, e il tedesco hell, che significa "chiaro, brillante, splendente," e per il tono, "distinto, squillante, alto").

In medio inglese, il termine veniva usato anche per descrivere qualcosa di "bello, magnifico, eccellente" (circa 1300). Riferito a possesso o titolo, significava "illimitato, incondizionato, assoluto," un uso che si sviluppò all'inizio del XV secolo. Per quanto riguarda il colorito della pelle, il termine si diffuse attorno al 1300. Il significato di "privo di ostacoli" si sviluppò successivamente, soprattutto in ambito nautico, attorno al 1500. L'accezione di "ovvio per i sensi" risale al 1835. L'espressione Clear-sighted (che significa "perspicace") appare negli anni '80 del '500 (clear-eyed, "occhi chiari," è documentata negli anni '20 dello stesso secolo), mentre clear-headed ("lucido di mente") compare nel 1709. Per l'espressione coast is clear si veda clear (verbo).

È un elemento attivo di formazione delle parole in inglese e in molti verbi ereditati dal francese e dal latino. Deriva dal latino de, che significa "giù, da, da, via; riguardo a" (vedi de). In latino veniva usato anche come prefisso, solitamente con il significato di "giù, via, lontano, da tra, giù da", ma poteva anche indicare "fino in fondo, totalmente", da cui il senso di "completamente" che ritroviamo in molte parole inglesi.

Come prefisso latino, aveva anche la funzione di annullare o invertire l'azione di un verbo. Per questo motivo, nel tempo è diventato un vero e proprio privativo — "non, fare l'opposto di, annullare" — che è la sua funzione principale come prefisso attivo in inglese. Esempi di questo uso includono defrost (1895), defuse (1943), de-escalate (1964), ecc. In alcuni casi, si presenta come una forma ridotta di dis-.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of declarant

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