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Etimologia e Storia di enshittification

enshittification(n.)

originariamente enshitification, "peggioramento deliberato di un servizio o prodotto, di solito per il guadagno finanziario del proprietario," 2022, coniato dallo scrittore tecnologico britannico-canadese Cory Doctorow (n. 1971), inizialmente per descrivere le politiche di telemetria delle app. L'apparizione successiva della doppia T è forse sul modello di emit/emitted, regret/regretted, ecc. Probabilmente basato sugli usi aggettivali di shit come segno di qualità, o mancanza di essa (ad esempio, "That's a bit shit.") + prefisso latino en- (confronta encyst) e suffissi -ify + -ic + -ate + -tion, (confronta nullification.) Doctorow ha anche coniato la forma verbale enshittify.

In precedenza shittification era una forma interiezionale intensificata di shit, entro il 2009, forse sul modello di damn/damnation.

Voci correlate

Il Medio Inglese dampnen, noto anche come damnen, dammen, compare già alla fine del XIII secolo come termine legale, con il significato di "condannare, dichiarare colpevole, condannare a pena." Intorno al 1300, assume anche il senso teologico di "condannare a una punizione in un futuro stato," derivando dal Francese Antico damner, che significa "condannare, colpevolizzare, incolpare, danneggiare." Questo a sua volta proviene dal Latino damnare, che significa "giudicare colpevole, condannare, rifiutare," e si basa sul sostantivo damnum, che indica "danno, offesa, perdita, pena." Le origini Proto-Italiche di damnum si collegano a *dapno-, forse un termine religioso antico derivato dalla radice Proto-Indoeuropea *dap-, che significa "distribuire in cambio" [Watkins], oppure *dhp-no-, che si traduce come "spesa, investimento" [de Vaan]. La -p- dell'inglese è scomparsa nel XVI secolo.

Il significato legale di "pronunciare un giudizio" si è evoluto nel Latino. L'uso espletivo ottativo, cioè per esprimere desiderio o possibilità, è probabilmente antico quanto il senso teologico. A partire dal XVIII secolo, Damn e i suoi derivati sono stati generalmente evitati nella stampa, fino agli anni '30 del Novecento (la celebre frase nel film "Via col vento" ha segnato una svolta, richiedendo notevoli sforzi da parte dello studio per ottenerne l'approvazione). Il significato di "giudicare pubblicamente un'opera come scadente" emerge negli anni '50 del Seicento; l'espressione damn with faint praise è attribuita a Papa.

Il sostantivo inizia a comparire negli anni '10 del Seicento, con il significato di "pronuncia della parola 'damn'." L'espressione not worth a damn risale al 1817. L'idea di not give (o care) a damn si attesta già nel 1760. L'aggettivo compare nel 1775, come abbreviazione di damned; Damn Yankee, il tipico termine del Sud degli Stati Uniti per indicare un "Settentrionale," è documentato già nel 1812 (nella forma damned). Un termine correlato è Damning.

Intorno al 1300, dampnacioun, che significa "condanna all'Inferno da parte di Dio," ma anche "atto di essere condannati da una sentenza giudiziaria." Deriva dal francese antico damnation, a sua volta dal latino damnationem (nominativo damnatio), un sostantivo che indica l'azione derivante dal participio passato di damnare, che significa "condannare" o "destinare alla perdizione" (vedi damn). Come imprecazione, è attestato a partire dal 1600.

Damnation follows death in other men,
But your damn'd Poet lives and writes agen.
[Pope, letter to Henry Cromwell, 1707 or 1708]
La dannazione segue la morte negli altri uomini,
Ma il tuo dannato Poeta vive e scrive di nuovo.
[Pope, lettera a Henry Cromwell, 1707 o 1708]
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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of enshittification

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