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Significato di eyesight

vista; capacità di vedere; visione

Etimologia e Storia di eyesight

eyesight(n.)

"senso della vista, capacità di vedere," circa 1200, da eye (sostantivo) + sight (sostantivo).

Voci correlate

circa 1200, dall'inglese antico ege (meridionale), eage (occidentale sassone) "occhio; regione attorno all'occhio; apertura, buco," dal proto-germanico *augon (fonte anche dell'antico sassone aga, antico frisone age, antico norreno auga, svedese öga, danese øie, medio olandese oghe, olandese oog, alto tedesco antico ouga, tedesco Auge, gotico augo "occhio"). Apparentemente la forma germanica è evoluta irregolarmente dalla radice PIE *okw- "vedere."

HAMLET: My father — methinks I see my father.
HORATIO: Where, my lord?
HAMLET: In my mind's eye, Horatio.
HAMLET: Mio padre — mi pare di vedere mio padre.
HORATIO: Dove, mio signore?
HAMLET: Nella mente, Horatio.

Fino alla fine del 14° secolo il plurale inglese era in -an, da cui il plurale dialettale moderno een, ene. Di patate dal 1670s. Di piume di pavone dalla fine del 14° secolo. Come un anello usato con un gancio per fissare (vestiti, ecc.) dal 1590s. L'eye di un ago era in inglese antico. Come "il centro di rivoluzione" di qualsiasi cosa dal 1760. Nautico in the wind's eye "nella direzione del vento" è dal 1560s.

Vedere see eye to eye è da Isaia lii.8. Eye contact attestato dal 1953. Avere have (or keep) an eye on "tenere sotto supervisione" è attestato dalla metà del 15° secolo. Avere occhi per have eyes for "essere interessati o attratti da" è dal 1736; fare occhi a make eyes at nel senso romantico è dal 1837. Eye-biter era un vecchio nome per "una sorta di strega che incanta con gli occhi."

Il termine medio inglese sight deriva dall'antico inglese sihð, gesiht, gesihð, che significava "cosa vista; potere o facoltà della vista; aspetto; visione; apparizione." Le sue radici affondano nel proto-germanico *sekh(w)-, che ha dato origine anche al danese sigte, allo svedese sigt, al medio olandese sicht, all'olandese zicht, all'alto tedesco antico siht e al tedesco moderno Sicht, Gesicht. Da questo stesso ceppo deriva anche l'antico inglese seon (vedi see (v.)), con il suffisso nominale -th (2), che in seguito si è evoluto nel -t (XIV secolo).

Il significato di "percezione o comprensione attraverso gli occhi" si afferma già nel XIII secolo. Quello di "dispositivo su un'arma da fuoco per facilitare la mira" risale agli anni '80 del '500. L'espressione "uno spettacolo" di qualcosa, e quindi colloquialmente "un gran numero; molte cose," appare verso la fine del XIV secolo. Nel senso di "qualcosa che suscita sguardi di shock, divertimento, ecc., uno spettacolo scioccante," si documenta già nel 1862.

Sight for sore eyes, che significa "visitatore gradito," è attestato dal 1738; sight unseen (avv.) "senza ispezione preventiva" compare nel 1892. Sight gag è documentato dal 1944. L'espressione at first sight, usata per indicare il sentire o comprendere qualcosa "a prima vista," risale circa al 1300. Dal contesto della mira nelle armi da fuoco derivano anche in (one's) sights e have (one's) sights set on qualcosa. L'espressione keep out of sight appare verso la fine del XIV secolo, mentre out of (someone's) sight si documenta circa nel 1400.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of eyesight

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