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Significato di infidel

infedele; non credente; persona che non segue la religione dominante

Etimologia e Storia di infidel

infidel(n.)

Metà del XV secolo, il termine indicava un "aderente a una religione contraria al Cristianesimo." Derivava dal francese antico infidèle, a sua volta dal latino infidelis, che significava "infedele, non affidabile." In latino tardo si usava per indicare "non credente," e in latino medievale poteva anche essere un sostantivo, "non credente." Era composto da in-, che significa "non, opposto di" (vedi in- (1)), e fidelis, che significa "fedele," proveniente dalla radice indoeuropea *bheidh-, che significava "fidarsi, confidare, persuadere."

Inizialmente il termine si riferiva a un "non cristiano," in particolare a un saraceno. Col tempo, assunse anche il significato di "chi non crede nella religione," diventando un sinonimo di "non credente" in senso più generale, specialmente negli anni '20 del '500. Fu anche usato per tradurre l'arabo qafir (vedi Kaffir), che deriva da una radice che significa "non credere, negare." Sebbene si riferisse in modo stretto a tutti i non musulmani, era praticamente sinonimo di "cristiano," e quindi, dal punto di vista musulmano o ebraico, indicava un "cristiano" (anni '30 del '500). Come aggettivo, il termine iniziò a essere usato a metà del XV secolo per descrivere "una religione contraria al Cristianesimo," e negli anni '20 del '500 venne usato per designare chi "rifiutava la religione cristiana senza accettarne un'altra."

Voci correlate

Nel 1790, il termine "infedele" veniva usato, in precedenza anche come caffre (1670s), derivando dall'arabo kafir, che significa "non credente, infedele, miscredente." Il significato letterale è "colui che non ammette (le benedizioni di Dio)," proveniente da kafara, che significa "coprire, nascondere, negare, cancellare."

In termini tecnici, si riferiva a "un non musulmano," ma durante l'epoca ottomana veniva usato quasi esclusivamente come termine dispregiativo per "cristiano." Inoltre, i musulmani dell'Africa orientale lo usavano per designare i neri africani pagani; i missionari inglesi lo adottarono poi come equivalente di "pàgano" per riferirsi ai Bantu in Sudafrica (1731). Da quel momento, nel linguaggio inglese, il termine iniziò a essere usato in modo generico per indicare "nero sudafricano," indipendentemente dall'etnia, diventando un termine offensivo almeno dal 1934.

Intorno al 1400, il termine indicava la "mancanza di fede, incredulità nella religione; falsa credenza, paganesimo." Usato anche (all'inizio del 15° secolo) per descrivere "infedeltà o disobbedienza verso una persona" (inizialmente riferito a un sovrano, dal 16° secolo a un amante o coniuge). Deriva dal francese infidélité (12° secolo) o direttamente dal latino infidelitatem (nominativo infidelitas), che significa "infedeltà, mancanza di fede." È un sostantivo che descrive una qualità, proveniente da infidelis, che significa "infedele, incredulo" (vedi infidel).

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Tendenze di " infidel "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of infidel

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