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Significato di low-key

discreto; sobrio; non appariscente

Etimologia e Storia di low-key

low-key(adj.)

Intorno al 1895, forse già dal 1847, il termine low key si riferiva in qualche modo a un tono musicale profondo o a un suono silenzioso. Puoi vedere low (aggettivo) e key (sostantivo 1) per maggiori dettagli. L'uso di low key per descrivere una voce tranquilla è attestato fin dal 1837. È utile anche confrontarlo con undertone.

Voci correlate

"strumento per aprire serrature," Medio Inglese keie, dall'Antico Inglese cæg "pezzo di metallo che funziona come serratura, chiave" in senso letterale e figurato ("soluzione, spiegazione, colui o ciò che apre la strada o spiega"), una parola di origine sconosciuta, evoluzione anomala, e senza sicuri cognati se non l'Antico Frisone kei.

Forse è correlato al Basso Tedesco Medio keie "lancia, asta" con la nozione di "strumento per spaccare," dal Proto-Germanico *ki- "spaccare, dividere" (cognati: Tedesco Keil "cuneo," Gotico us-kijans "emergere," detto dei germogli, keinan "germinare"). Ma Liberman scrive, "Il significato originale di *kaig-jo- era presumibilmente '*spillo con un'estremità attorcigliata.' Parole con la radice *kai- seguita da una consonante che significa 'storto, piegato; attorcigliato' sono comuni solo nelle lingue nord-germaniche." Confronta anche il Sanscrito kuncika- "chiave," da kunc- "rendere storto."

La pronuncia moderna è una variante settentrionale predominante dal c. 1700; precedentemente e nel Medio Inglese era spesso pronunciata "kay." Il significato "ciò che tiene insieme le altre parti" è dal 1520. Il significato "spiegazione di una soluzione" (a un problema, codice, ecc.) è dal c.1600.

Il senso musicale originariamente era "tono, nota" (metà del 15° sec.). Nella teoria musicale, il senso si è sviluppato nel 17° sec. in "sommatoria delle relazioni melodiche e armoniche nei toni di una scala," anche "relazioni melodiche e armoniche centrate su un dato tono." Probabilmente questo si basa su una traduzione del latino clavis "chiave," usato da Guido per "tono più basso di una scala," o francese clef (vedi clef; vedi anche keynote). Il senso di "meccanismo su uno strumento musicale azionato dalle dita del suonatore" è dal c. 1500, probabilmente suggerito anche dagli usi di clavis. L'OED dice che questo uso "sembra essere confinato all'inglese." Inizialmente per organi e pianoforti, dal 1765 per strumenti a fiato; trasferito alla telegrafia nel 1837 e successivamente alle macchine da scrivere (1876).

Portachiavi, un anello per tenere diverse chiavi, è dal 1685 (dove è dato come traduzione per il latino annulus clavicularius.)

“non alto, al di sotto del livello abituale”, fine del XIII secolo; in precedenza lah (fine del XII secolo), “che non si alza molto, vicino alla base o al suolo” (riferito a oggetti o persone), e anche “sdraiato a terra o in un luogo profondo” (fine del XIII secolo). Non si trova nell’inglese antico, quindi la parola probabilmente deriva dall’antico norreno lagr, che significa “basso, vicino al suolo, umile”, o da una fonte scandinava simile (si veda il svedese låg, il danese lav), proveniente dal proto-germanico *lega-, che significa “sdraiato, piano” (alla base di parole come l’antico frisone lech, il medio olandese lage, l’olandese laag per “basso”, e il tedesco dialettale läge per “piano”), a sua volta derivato dalla radice indoeuropea *legh-, che significa “sdraiarsi, posarsi”.

Riferito ai suoni, significa “non forte”, ma anche “di tonalità profonda”, a partire dal 1300 circa. Il significato di “umile di rango” risale al 1200 circa; “indegno, non elevato di carattere” appare negli anni ’50 del 1500; mentre “grossolano, volgare” è attestato dal 1759. L’accezione di “deprimente, abbattuto” è documentata dal 1737. Riguardo ai prezzi, si usa dal 1400 circa. In un contesto geografico, low indica la parte di un paese vicina alla costa (circa 1300), come nel caso di Low Countries, che si riferisce a “Olanda, Belgio, Lussemburgo” (anni ’40 del 1500). Le lingue Low German (1845) prendono il nome dal fatto di essere parlate nelle zone più basse della vecchia Germania.

Abject, low, and mean may have essentially the same meaning, but low is more often used with respect to nature, condition, or rank: mean, to character or conduct: abject, to spirit. [Century Dictionary, 1897]

Low blow nel senso figurato (anni ’40) deriva dal pugilato. L’espressione lie low compare a metà del XIII secolo con il significato di “abbassarsi per non farsi vedere”, mentre nel gergo moderno di fine Ottocento significa “rimanere in silenzio”. Low Church, nella storia inglese del XVIII secolo, si riferiva agli anglicani che attribuivano poca importanza all’autorità ecclesiastica (1702); nel XIX secolo indicava invece gli anglicani evangelici.

Nel 1762, il termine indicava un "tono basso o attenuato," derivando da under + tone (sostantivo). Il significato figurato di "sottotraccia di sentimenti, ecc." è attestato dal 1861. Per colori o pigmenti, la definizione è documentata dal 1891. Correlato: Undertoned.

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