Intorno al 1600, il termine "classe" si riferiva a un "gruppo di studenti" e, negli Stati Uniti, in particolare indicava il "numero di alunni in una scuola o università dello stesso grado." Questa accezione deriva dal francese classe (XIV secolo), che a sua volta proviene dal latino classis, il quale significava "una classe, una divisione; esercito, flotta." In particolare, si riferiva a "ciascuno dei sei ordini in cui Servio Tullio suddivideva il popolo romano a fini fiscali." Tradizionalmente, il termine indicava "il popolo di Roma armato," un significato attestato in inglese fin dagli anni '50 del 1600, e quindi simile a calare, che significa "chiamare (alle armi)." Si ritiene che questa radice derivi dal proto-indoeuropeo *kele- (2), che significa "gridare" (secondo Watkins). Nei primi usi in inglese, il termine era talvolta mantenuto nella forma latina classis.
Il significato di "un ordine o rango di persone, un gruppo di individui con caratteristiche comuni" si afferma negli anni '60 del 1600. Nella scuola e nell'università, il termine ha preso a indicare "corso, lezione" (anni '50 del 1600), riflettendo l'idea di una lezione riservata a coloro che avevano raggiunto un certo livello di preparazione. L'accezione nella storia naturale, che indica un "gruppo di piante o animali correlati," risale al 1753.
Il significato di "alta qualità" emerge nel 1874. L'idea di "una divisione della società in base allo status" (con termini come upper, lower, ecc.) è attestata già nel 1763. Il concetto di class-consciousness (1903) proviene dal tedesco Klassenbewusst.
The fault, the evil, in a class society is when privilege exists without responsibility and duty. The evil of the classless society is that it tends to equalize the responsibility, to atomize it into responsibility of the whole population—and therefore everyone becomes equally irresponsible. [T.S. Eliot, BBC interview with Leslie Paul, 1958]
Il difetto, il male, in una società di classi è quando il privilegio esiste senza responsabilità e dovere. Il male della società senza classi è che tende a livellare la responsabilità, a frammentarla nella responsabilità dell'intera popolazione—e così tutti diventano ugualmente irresponsabili. [T.S. Eliot, intervista della BBC con Leslie Paul, 1958]