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Significato di outstay

soggiornare oltre; rimanere più a lungo; superare il tempo limite

Etimologia e Storia di outstay

outstay(v.)

Intorno al 1600, il significato era "sforare, rimanere oltre il limite di"; negli anni 1680, si è evoluto in "fermarsi più a lungo di quanto previsto". Deriva da out- + stay (verbo). È correlato a Outstayed; outstaying.

Voci correlate

Metà del XV secolo, steien, transitivo, "trattenere, fermare," derivato dal francese antico estai-, radice di estare "rimanere o stare fermo," a sua volta dal latino stare "stare, rimanere immobile, restare in piedi; essere eretto; resistere; rimanere; essere inamovibile; restare, indugiare; prendere posizione," (da cui anche l'italiano stare, lo spagnolo estar "stare, essere"), dalla radice ricostruita del PIE *sta- "stare, rendere o essere fermi."

Inizialmente, in medio inglese, il termine era usato anche in modo intransitivo, con il significato di "cessare di andare avanti, fermarsi," un senso ormai obsoleto. Il significato di "rimanere" (in contrapposizione a "partire, andarsene") è attestato a partire dagli anni '70 del '500, ma è già implicito in un cognome della fine del XIV secolo, Steyhame. L'idea di "risiedere come ospite per un breve periodo" risale agli anni '50 del '500.

Riferito a oggetti, il significato di "rimanere in un luogo" compare negli anni '90 del '500. L'uso transitivo nel senso di "rendere immobile" si sviluppa negli anni '20 del '600. Il significato legale di "rinviare, posticipare" emerge negli anni '20 del '500. Correlati: Stayed; staying.

Come comando o esortazione, "fermati, smettila, cessate!" è attestato negli anni '80 del '500. La locuzione verbale stay put "rimanere dove si è" compare nel 1834, nell'inglese americano. "Rimanere stay put significa restare fermi, mantenere la posizione. È un'espressione colloquiale" [Bartlett]. L'espressione come to stay "diventare permanente" risale al 1853. Un stay-stomach era (1800) "uno spuntino."

In antico inglese, era un prefisso comune per nomi, aggettivi, avverbi e verbi, con significati come "fuori, verso l'esterno, esterno; avanti, lontano," derivato da out (avv.). Questo uso era ancora più diffuso nel medio inglese e si estendeva anche a sensi come "esterno, all'esterno, da fuori, esterno, esternamente; separato; molto, estremamente; completamente, fino alla fine." Altri significati di out che si sono evoluti nel suo uso come prefisso includono "oltre la superficie o i limiti; al massimo grado; fino a una risoluzione esplicita."

In composition out has either its ordinary adverbial sense, as in outcast, outcome, outlook, etc., or a prepositional force, as in outdoors, or forms transitive verbs denoting a going beyond or surpassing of the object of the verb, in doing the act expressed by the word to which it is prefixed, as in outrun, outshine, outvenom, etc. In the last use especially out may be used with almost any noun or verb. [Century Dictionary]
Nel comporre parole, out mantiene o il suo significato avverbiale comune, come in outcast, outcome, outlook, ecc., oppure assume una forza preposizionale, come in outdoors, o forma verbi transitivi che indicano un superamento o una trascendenza dell'oggetto del verbo, realizzando l'azione espressa dalla parola a cui è prefisso, come in outrun, outshine, outvenom, ecc. In quest'ultimo uso, in particolare, out può essere combinato con quasi qualsiasi nome o verbo. [Century Dictionary]
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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of outstay

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