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Significato di passivity

passività; stato di essere passivo; incapacità di agire

Etimologia e Storia di passivity

passivity(n.)

"passiveness," 1650s, da passive + -ity. In medio inglese esisteva passion nel senso di "fatto o condizione di essere agiti" (circa 1400), e anche passabilite "capacità di essere agiti o di soffrire" (metà del 14° secolo; vedi passible).

Voci correlate

fine del XIV secolo, "capace di sentire o soffrire; suscettibile di impressioni da agenti esterni, capace di essere cambiato," dall'antico francese passible e direttamente dal tardo latino passibilis "capace di sentire o soffrire" (vedi passion). Correlato: Passibility (metà del XIV secolo, passabilite, "capacità di essere agito o di soffrire").

Verso la fine del XIV secolo, il termine passif si riferiva alla materia, descrivendola come "capace di essere influenzata." Quando usato per le persone, indicava una qualità "ricettiva." In ambito grammaticale, si usava per esprimere l'idea di essere soggetti a un'azione, in contrapposizione a active. Proveniva dal francese antico passif, che significava "soffrente, che subisce difficoltà" (XIV secolo), e risaliva direttamente al latino passivus, che si traduceva come "capace di sentire o soffrire." Questo derivava da pass-, la radice del participio passato di pati, che significava "soffrire" (vedi passion).

Il significato di "non attivo o non operante" è attestato dalla fine del XV secolo, mentre l'idea di "non opporsi, subire senza resistenza" emerge negli anni '20 del XVII secolo. Correlato a questo c'è Passively. Come sostantivo, compare verso la fine del XIV secolo, inizialmente per descrivere "la capacità della materia di essere influenzata," e in seguito in grammatica per indicare "un verbo passivo."

Passive resistance appare nel 1819 nel romanzo "Ivanhoe" di Scott e viene utilizzato per tutto il XIX secolo. Fu ripreso da Gandhi intorno al 1906 in Sudafrica. Il termine Passive-aggressive, riferito a comportamenti o personalità che mostrano resistenza indiretta ma evitano il confronto diretto, è attestato dal 1971.

Il -ity è un elemento che forma sostantivi astratti a partire da aggettivi, e significa "condizione o qualità di essere ______." Proviene dall'inglese medio -ite, dall'antico francese -ete (francese moderno -ité), e direttamente dal latino -itatem (nominativo -itas). Questo suffisso indica uno stato o una condizione ed è composto da -i- (che può derivare dalla radice dell'aggettivo o fungere da connettore) e dal comune suffisso astratto -tas (vedi -ty (2)).

Roughly, the word in -ity usually means the quality of being what the adjective describes, or concretely an instance of the quality, or collectively all the instances; & the word in -ism means the disposition, or collectively all those who feel it. [Fowler]
In sostanza, la parola che termina in -ity di solito indica la qualità di essere ciò che descrive l'aggettivo, oppure concretamente un'istanza di quella qualità, o collettivamente tutte le istanze; mentre la parola che termina in -ism indica la disposizione, o collettivamente tutti coloro che la condividono. [Fowler]
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    Tendenze di " passivity "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of passivity

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