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Significato di shutout

partita in cui una squadra non segna; esclusione totale di un avversario; vittoria senza subire punti

Etimologia e Storia di shutout

shutout(n.)

Si usa anche shut-out, dal 1889 nello sport (baseball), per indicare "una partita in cui una squadra non segna punti." Deriva dalla locuzione verbale shut out, che significa "escludere da una situazione, negare a qualcuno il diritto di accesso a un luogo" (fine del XIV secolo). Questo significato sportivo è attestato dal 1881 e indica specificamente "non permettere all'altra squadra di segnare punti in una partita completa" (baseball). Proviene da shut (verbo) + out (avverbio). In medio inglese esisteva anche il verbo outshut, che significava "escludere, chiudere fuori," attestato a metà del XV secolo.

Voci correlate

Il termine esprime movimento o direzione da un punto centrale o dall'interno, oltre a indicare la rimozione da un luogo o posizione appropriati. Deriva dall'inglese antico ut, che significa "fuori, senza, all'esterno," e ha radici nel proto-germanico *ūt- (presente anche in antico norreno, antico frisone, antico sassone, gotico ut, medio olandese uut, olandese uit, antico alto tedesco uz, tedesco aus). Risale alla radice indoeuropea *uidh-, che significa "su, fuori, in alto" e ha dato origine a termini in diverse lingue, come il sanscrito ut ("su, fuori"), uttarah ("più in alto, superiore, più tardi, settentrionale"), l'avestano uz- ("su, fuori"), l'antico irlandese ud- ("fuori"), il latino usque ("fino a, continuamente, senza interruzione"), il greco hysteros ("l'ultimo") e il russo vy- ("fuori").

Il significato di "fino alla fine, completamente, fino alla conclusione" si afferma intorno al 1300. L'accezione di "non più ardente o acceso; nell'oscurità" risale circa al 1400. Riguardo a posizione o situazione, indica "al di fuori di, non all'interno" già all'inizio del XV secolo. L'uso per "portare all'attenzione pubblica" appare negli anni '40 del 1500, mentre quello per "lontano dalla propria residenza" si sviluppa intorno al 1600. Il significato politico di "non in carica, rimosso o espulso da una posizione" emerge anch'esso intorno al 1600. L'espressione "diventare visibile, apparire" (riferita a stelle, ecc.) si diffonde negli anni '10 del 1600. Nel contesto delle comunicazioni radiofoniche, indica che il relatore ha terminato di parlare ed è attestata dal 1950.

Come preposizione, assume il significato di "fuori da; da, lontano da; all'esterno di, oltre; eccetto; privo di, mancante" a partire dalla metà del XIII secolo, derivando dall'avverbio.

Il significato di "da relazioni armoniose a conflitti" (come in fall out) si sviluppa negli anni '20 del 1500. Quello di "fuori dal proprio stato mentale normale" (come in put out) emerge negli anni '80 del 1500; l'espressione out to lunch, che significa "insano di mente," è uno slang studentesco degli anni '50. La frase aggettivale out-of-the-way, che indica "remoto, isolato," è attestata dalla fine del XV secolo. Out-of-towner, che significa "chi non proviene da un certo luogo," appare nel 1911. L'espressione Out of this world, che indica "eccellente," risale al 1938; out of sight, anch'essa per "eccellente, superiore," è documentata dal 1891. L'espressione (verb) it out, che significa "portare a termine," emerge negli anni '80 del 1500. L'espressione from here on out, che significa "d'ora in poi," è attestata dal 1942. Out upon, usata per esprimere orrore o rimprovero, risale all'inizio del XV secolo.

In medio inglese shitten, sheten, "chiudere (una porta, una finestra, un cancello, ecc.); bloccare, serrarre," derivato dall'inglese antico scyttan, che significa "mettere (un chiavistello) in posizione per chiudere una porta o un cancello, chiudere a chiave, serrarre; scaricare, saldare," e risale al germanico occidentale *skutjan (da cui anche il frisone antico schetta, il medio olandese schutten "chiudere, rinchiudere, ostacolare"), con radice indoeuropea *skeud- "sparare, inseguire, lanciare." Correlato: Shutting.

Il significato "chiudere piegando o unendo" appare a metà del XIV secolo. Quello di "prevenire l'ingresso e l'uscita" risale sempre a metà del XIV secolo. L'accezione di "liberare (qualcuno) da" si sviluppa intorno al 1500, ma è oggi obsoleta, tranne in espressioni dialettali come get (or be) shut of (documentata negli anni '70 del 1500). L'espressione shut (one's) mouth, che significa "smettere di parlare," è attestata dalla metà del XIV secolo.

Come aggettivo al participio passato, "bloccato, chiuso, rinchiuso," si afferma verso la fine del XV secolo. Come sostantivo, "azione, momento o luogo di chiusura," si diffonde negli anni '60 del 1600.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of shutout

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