Pubblicità

Significato di simpleness

semplicità; innocenza; mancanza di complessità

Etimologia e Storia di simpleness

simpleness(n.)

Alla fine del XIV secolo, il termine indicava "innocenza, mancanza di colpevolezza," ma anche "unità, completezza" e "assenza di orgoglio." Derivava da simple (aggettivo) + -ness. Già dalla fine del XIV secolo veniva usato anche per descrivere "assenza di doppiezza; ignoranza; mancanza di complessità."

In inglese medio esisteva anche simplesse, che significava "innocenza, mancanza di colpevolezza; assenza di orgoglio o ostentazione," ed era un composto dell'antico francese. Simplesse è attestato in inglese verso la fine del XIV secolo con il significato di "completezza, unità," e intorno al 1400 come "ignoranza." 

Voci correlate

Intorno al 1200, il termine significava "libero da duplicità, retto, innocente; senza colpa, innocuamente inoffensivo," ma anche "ignorante, non istruito; poco sofisticato; semplice di mente, sciocco." Usato anche come cognome, deriva dal francese antico simple (XII secolo), che significava "semplice, decente; amichevole, dolce; naif, sciocco," e talvolta assumeva anche il significato di "misero, infelice." Le radici latine simplus o simplex rimandano a "semplice, puro, non misto," traducibile letteralmente come "unico" (vedi simplex).

La sua evoluzione semantica parte dall'idea di "senza parti" o "composto da poche parti," per arrivare a "privo di complessità o complicazioni." Un percorso simile lo si può osservare in silly. In latino, le accezioni più ampie di simplex includevano "senza dissimulazione, aperto, franco, diretto, ingenuo," a volte anche "troppo diretto, troppo brusco," ma sembra che non avesse mai assunto il significato di "semplice di mente."

Il significato di "privo di orgoglio, umile, mite" emerge a metà del XIII secolo. Quando si riferisce a "composto da un'unica sostanza o ingrediente" (contrapposto a composite o compounded), risale alla fine del XIV secolo. L'accezione di "facilmente realizzabile, privo di difficoltà o ostacoli" (contrapposto a complicated) compare anch'essa verso la fine del XV secolo ed è già presente in latino.

Dal XIV secolo, il termine viene usato per indicare "senza riserve, mero, puro," un significato che si ritrova anche in latino. Si evolve poi in "chiaro, diretto; facilmente comprensibile." Dalla fine del XIV secolo, assume il significato di "singolo, individuale; intero." In ambito tessile, si riferisce a "modesto, semplice, privo di ornamenti," mentre in gastronomia indica "poco elaborato, non sontuoso." In medicina, per descrivere fratture e simili, significa "privo di complicazioni," sempre a partire dalla fine del XIV secolo. In ambito legale, indica "privo di ulteriori clausole legali, illimitato," un uso che si afferma a metà del XIV secolo.

Il termine in inglese medio aveva anche altre accezioni, oggi perdute, come "inadeguato, insufficiente; debole, fragile; mero; scarso; triste, abbattuto; malinconico; di poco valore; a basso prezzo; impoverito, indigente." In riferimento ai capelli, significava "lisci, non ricci."

Verso la fine del XIV secolo, il termine indicava "singolarità della natura, unità, indivisibilità, immutabilità." Derivava dal francese antico simplicite (XII secolo, francese moderno simplicité), a sua volta dal latino simplicitatem (nominativo simplicitas), che significava "stato di essere semplice, franchezza, apertura, ingenuità, candore, schiettezza." La radice latina simplex (genitivo simplicis) significa "semplice" (vedi simplex).

Il significato di "ignoranza" si sviluppa intorno al 1400, mentre quello di "semplicità di espressione, chiarezza di stile" emerge all'inizio del XV secolo. In inglese medio esisteva anche simplesse, derivato dal francese, e si può confrontare con simpleness. La forma più antica era simplete, che indicava "mancanza di ostentazione," risalente circa al 1200, dal francese antico.

È un elemento che forma parole e indica azione, qualità o stato. Si attacca a un aggettivo o a un participio passato per creare un sostantivo astratto. Proviene dall'inglese antico -nes(s) e ha origini nel proto-germanico *in-assu-. Ha cognati in altre lingue germaniche, come l'antico sassone -nissi, il medio olandese -nisse, l'olandese -nis, l'antico alto tedesco -nissa, il tedesco -nis e il gotico -inassus. La sua struttura si compone di *-in-, che originariamente apparteneva al tema del sostantivo, e *-assu-, un suffisso per formare sostantivi astratti. Questo ultimo potrebbe derivare dalla stessa radice del latino -tudo, come si può vedere in -tude.

    Pubblicità

    Tendenze di " simpleness "

    Adattato da books.google.com/ngrams/. Gli ngram potrebbero essere inaffidabili.

    Condividi "simpleness"

    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of simpleness

    Pubblicità
    Trending
    Pubblicità