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Significato di simplex

semplice; unito; non composto

Etimologia e Storia di simplex

simplex(adj.)

"caratterizzato da una sola parte," negli anni '90 del 1500, derivato dal latino simplex che significa "singolo, semplice, puro, non misto, non composto," letteralmente "a pieghe uniche," composto nella lingua proto-indoeuropea dalla radice *sem- (1) che significa "uno; come uno, insieme a" + *plac- che indica "-pieghe," dalla radice proto-indoeuropea *plek- che significa "intrecciare." Si confronti con duplex.

Il sostantivo è attestato a partire dal 1892 in grammatica, dove indica "parola semplice e non composta," prendendo spunto dal significato latino. L'espressione Simplex munditis è una locuzione latina che suggerisce "elegantemente semplice."

Voci correlate

Nel 1817, il termine ha assunto il significato di "composto da due parti, doppio, bifacciale," derivando dal latino duplex, che significa "doppio," a sua volta formato da duo, che significa "due" (proveniente dalla radice protoindoeuropea *dwo-, che significa "due"), e da -plex, che deriva dalla radice protoindoeuropea *plek-, che significa "intrecciare" o "piegare." Il sostantivo, usato per descrivere una "casa o un altro edificio diviso in modo tale da formare due abitazioni," è tipico dell'inglese americano e risale al 1922. In alcune occasioni, può riferirsi anche a un "appartamento su due piani."

Intorno al 1200, il termine significava "libero da duplicità, retto, innocente; senza colpa, innocuamente inoffensivo," ma anche "ignorante, non istruito; poco sofisticato; semplice di mente, sciocco." Usato anche come cognome, deriva dal francese antico simple (XII secolo), che significava "semplice, decente; amichevole, dolce; naif, sciocco," e talvolta assumeva anche il significato di "misero, infelice." Le radici latine simplus o simplex rimandano a "semplice, puro, non misto," traducibile letteralmente come "unico" (vedi simplex).

La sua evoluzione semantica parte dall'idea di "senza parti" o "composto da poche parti," per arrivare a "privo di complessità o complicazioni." Un percorso simile lo si può osservare in silly. In latino, le accezioni più ampie di simplex includevano "senza dissimulazione, aperto, franco, diretto, ingenuo," a volte anche "troppo diretto, troppo brusco," ma sembra che non avesse mai assunto il significato di "semplice di mente."

Il significato di "privo di orgoglio, umile, mite" emerge a metà del XIII secolo. Quando si riferisce a "composto da un'unica sostanza o ingrediente" (contrapposto a composite o compounded), risale alla fine del XIV secolo. L'accezione di "facilmente realizzabile, privo di difficoltà o ostacoli" (contrapposto a complicated) compare anch'essa verso la fine del XV secolo ed è già presente in latino.

Dal XIV secolo, il termine viene usato per indicare "senza riserve, mero, puro," un significato che si ritrova anche in latino. Si evolve poi in "chiaro, diretto; facilmente comprensibile." Dalla fine del XIV secolo, assume il significato di "singolo, individuale; intero." In ambito tessile, si riferisce a "modesto, semplice, privo di ornamenti," mentre in gastronomia indica "poco elaborato, non sontuoso." In medicina, per descrivere fratture e simili, significa "privo di complicazioni," sempre a partire dalla fine del XIV secolo. In ambito legale, indica "privo di ulteriori clausole legali, illimitato," un uso che si afferma a metà del XIV secolo.

Il termine in inglese medio aveva anche altre accezioni, oggi perdute, come "inadeguato, insufficiente; debole, fragile; mero; scarso; triste, abbattuto; malinconico; di poco valore; a basso prezzo; impoverito, indigente." In riferimento ai capelli, significava "lisci, non ricci."

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Tendenze di " simplex "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of simplex

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