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Significato di soft-boiled

uovo alla coque; morbido; poco cotto

Etimologia e Storia di soft-boiled

soft-boiled(adj.)

1757, riferito a uova bollite nel guscio ma tolte dall'acqua mentre il tuorlo è ancora morbido, vedi soft (agg.) + boil (v.). Riferito a persone, idee, ecc., a partire dal 1930 (confronta half-baked). 

Voci correlate

All'inizio del XIII secolo, il termine veniva usato in modo intransitivo per indicare "bubbolare, essere in uno stato di ebollizione", specialmente a causa del calore. Deriva dall'antico francese bolir, che significa "bollire, bubbolare, fermentare, zampillare" (XII secolo, in francese moderno bouillir), e ha radici latine nel termine bullire, che significa "bubbolare, ribollire". Le origini più lontane risalgono al Proto-Indoeuropeo *beu-, che significa "gonfiarsi" (puoi vedere bull (n.2) per ulteriori dettagli). Il termine nativo in inglese è seethe. Il significato figurato, riferito a passioni e sentimenti, ovvero "essere in uno stato di agitazione", è emerso negli anni '40 del Seicento.

I am impatient, and my blood boyls high. [Thomas Otway, "Alcibiades," 1675]

Il significato transitivo, cioè "mettere in uno stato di ebollizione, far bollire", è attestato all'inizio del XIV secolo. Il sostantivo compare a metà del XV secolo con il significato di "atto di ebollizione" e nel 1813 per indicare "stato di ebollizione". Termini correlati includono Boiled e boiling. L'espressione Boiling point, che indica "la temperatura alla quale un liquido si trasforma in vapore", è documentata dal 1773.

Negli anni 1620 si usava il termine "underdone;" il significato figurato colloquiale di "sciocco, immaturo" risale al 1855; vedi half + bake (v.).

In antico inglese, softe, in forma precedente sefte, significava "gentile, di natura mite; facile, confortevole, calmo, indisturbato; lussuoso." Derivava dal germanico occidentale *samfti, che a sua volta proveniva dal proto-germanico *samftijaz, traducibile come "livello, uniforme, liscio, gentile, morbido." Questa radice è condivisa anche dall'antico sassone safti, dall'antico alto tedesco semfti, dal tedesco moderno sanft, e da una variante con -ch- al posto di -f-, come nel medio olandese sachte, nell'olandese zacht e nel tedesco sacht. La radice indoeuropea *sem- (1) significava "uno; come uno, insieme a" ed è all'origine di parole come seem e same. L'etimologia suggerisce un significato di "liscio e gradevole," riferito al tatto, ai sensi o alla mente.

Dal circa 1200, il termine è stato usato per descrivere persone, cuori e simili, con il significato di "tenero, incline alle emozioni," ma anche "facilmente commovibile o influenzabile; dal cuore tenero, simpatetico; docile." È attestato già dalla fine del XIV secolo con il significato di "indulgente," e in seguito ha acquisito connotazioni di "fisicamente debole; effeminato, facilmente sopraffatto, privo di coraggio maschile." L'accezione di "stupido, semplice, sciocco" è documentata a partire dagli anni '20 del Seicento.

Dal XIII secolo, il termine è stato applicato a oggetti materiali, descrivendo qualcosa di "non rigido, non grossolano, fine; che cede facilmente alla pressione." Riguardo ai suoni o alle voci, ha assunto il significato di "quieto, non forte o aspro" già all'inizio del XIII secolo. Per quanto riguarda le parole, ha indicato "mite, contenuto; cortese" verso la metà del XIV secolo. Dalla fine del XIV secolo, è stato usato anche per descrivere il vento, la pioggia e simili.

Nel 1755, il termine è stato utilizzato per l'acqua, indicando che è "relativamente priva di sali minerali." Dal 1789, è stato applicato al carbone, generalmente per riferirsi al carbone bituminoso in contrapposizione a quello antracite. In riferimento alle bevande, ha assunto il significato di "analcolico" nel 1879. Per quanto riguarda le lettere (come -c-, -g-, ecc.), ha descritto una pronuncia più sibilante e meno esplosiva, attestata negli anni '30 del Seicento.

Nel contesto tecnologico, ha cominciato a significare "che utilizza risorse naturali" nel 1974, forse già dal 1970. In ambito scientifico, ha descritto metodi o dati "non soggetti a verifica sperimentale, non matematici" intorno al 1960.

Molte espressioni sono semplici contrasti rispetto a quelle precedenti con hard. Ad esempio, Soft landing è stato coniato nel 1958 nel contesto del programma spaziale statunitense. soft rock, come stile musicale, è attestato dal 1969. L'espressione Soft spot, che indica un "punto debole o vulnerabile," sia in senso letterale che figurato, è documentata nel 1933 in contesti colloquiali. Il soft sell, una tecnica di vendita basata su persuasioni gentili, è stato coniato nel 1955. Lo stile di danza Soft-shoe è attestato dal 1927. Il termine fotografico soft-focus (aggettivo), riferito a obiettivi o scatti fotografici, risale al 1917; l'uso figurato è documentato dal 1961. L'espressione The softer sex, usata per riferirsi collettivamente alle donne, è attestata negli anni '40 del Seicento.

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