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Significato di thereabouts

circa; nei dintorni; in quella zona

Etimologia e Storia di thereabouts

thereabouts(adv.)

All'inizio del 1400, ther-aboutes significava "in quella zona, vicino a quel luogo, nei dintorni di esso." A metà del 1400, si usava anche per indicare "vicino a quel momento, approssimativamente da lì," con la -s avverbiale (vedi 's) + il medio inglese ther-aboute, che aveva lo stesso significato, derivando dall'antico inglese þær onbutan, che si traduce come "riguardo a quel luogo." Questo si collega a there + about.

Dal 1560 in poi, thereabouts ha iniziato a essere usato anche per indicare "vicino a quel numero, qualità o grado." È impiegato sia per il tempo che per il luogo, ma thenabouts, che significa "circa a quel tempo," è attestato solo a partire dagli anni '80 del 1500. Esisteva anche nel medio inglese ther-boute, che significava "nella zona" (metà del 1200), e nell'antico inglese si usava þær neah, che significa "vicino a esso."

Voci correlate

Il suffisso che forma il genitivo o il caso possessivo singolare della maggior parte dei nomi dell'inglese moderno. Il suo uso si è gradualmente esteso nell'inglese medio a partire dall'inglese antico -es, la flessione genitiva più comune per i nomi maschili e neutri (come dæg "giorno," genitivo dæges "del giorno"). La pronuncia "-es" si mantiene dopo una sibilante.

Nell'inglese antico esistevano anche genitivi in -e, -re, -an, oltre ai "genitivi per mutazione" (boc "libro," plurale bec), e la forma -es non veniva mai usata al plurale (dove prevalevano -a, -ra, -na), evitando così ambiguità verbali in parole come kings'.

In Middle English, both the possessive singular and the common plural forms were regularly spelled es, and when the e was dropped in pronunciation and from the written word, the habit grew up of writing an apostrophe in place of the lost e in the possessive singular to distinguish it from the plural. Later the apostrophe, which had come to be looked upon as the sign of the possessive, was carried over into the plural, but was written after the s to differentiate that form from the possessive singular. By a process of popular interpretation, the 's was supposed to be a contraction for his, and in some cases the his was actually "restored." [Samuel C. Earle, et al, "Sentences and their Elements," New York: Macmillan, 1911]
Nell'inglese medio, sia la forma possessiva singolare che quella plurale comune erano regolarmente scritte es, e quando la e venne eliminata sia nella pronuncia che nella scrittura, si sviluppò l'abitudine di scrivere un apostrofo al posto della e persa nel possessivo singolare per distinguerlo dal plurale. In seguito, l'apostrofo, che era diventato il segno del possessivo, fu trasferito anche nel plurale, ma venne scritto dopo la s per differenziare quella forma dal possessivo singolare. Attraverso un processo di interpretazione popolare, si pensò che 's fosse una contrazione di his, e in alcuni casi il his fu addirittura "ripristinato." [Samuel C. Earle, et al, "Sentences and their Elements," New York: Macmillan, 1911]

Come suffisso che forma alcuni avverbi, rappresenta la desinenza genitiva singolare dei nomi maschili e neutri dell'inglese antico e di alcuni aggettivi.

Il Medio Inglese aboute deriva dall’Inglese Antico abutan (avverbio, preposizione), che in precedenza era onbutan e significava "sull'esterno di; attorno alla circonferenza di, avvolgendo; nei dintorni di, vicino a; qua e là, di luogo in luogo." Aveva anche il significato di "con un movimento rotatorio o di svolta," e verso la fine dell'Inglese Antico si usava per indicare "vicino nel tempo, numero, grado, ecc., approssimativamente." Era una forma composta o contratta di on (vedi on; consulta anche a- (1)) + be "da" (vedi by) + utan "fuori," derivato da ut (vedi out (avv.)).

Intorno al 1300 aveva già assunto i significati di "attorno, in un percorso circolare, di qua e di là; da ogni parte, in modo da circondare; in ogni direzione." Si usava anche per esprimere "impegnato in" (come in Wist ye not that I must be about my Father's business?), e gradualmente ha sostituito l'Inglese Antico ymbe, ymbutan (derivato dalla radice PIE *ambhi- "attorno") nel significato di "nei dintorni, nelle vicinanze."

Dal metà del 13° secolo si è usato per indicare "in merito a, in relazione a." Dall'inizio del 14° secolo ha preso il significato di "in parziale rotazione, in modo da voltarsi verso una direzione diversa." Dalla fine del 14° secolo si è evoluto nel senso di "a portata di mano, presso di sé." Ha anche assunto il significato di "in un percorso indiretto," da cui l'idea di "in movimento" (fine del 13° secolo), e nel Medio Inglese si usava per esprimere "essere sul punto di fare, essere impegnati nella preparazione di qualcosa," da cui il suo uso come participio futuro in (to be) about to "essere pronti, avere intenzione di." Abouts (fine del 14° secolo), con genitivo avverbiale, si trova ancora in hereabouts, ecc., ed è probabilmente una forma dialettale del nord.

Le espressioni bring about "causare o realizzare" e come about "accadere" risalgono alla fine del 14° secolo. About face, usato come comando militare (abbreviazione di right about face), è attestato per la prima volta nel 1861, nell'inglese americano.

In antico inglese, þær significava "in o presso quel luogo definito" e poteva anche esprimere concetti come "fino a quel punto" o "a condizione che", simile a un'espressione che indicava un certo progresso in un'azione. La sua origine è nel proto-germanico *thær, che ha dato vita a parole simili in diverse lingue germaniche, come l'antico sassone thar, l'antico frisone ther, il medio basso tedesco dar, il medio olandese daer, l'olandese moderno daar, l'antico alto tedesco dar, il tedesco moderno da, il gotico þar e l'antico norreno þar. Si ritiene che derivi dalla radice indoeuropea *tar-, che significava "là" (come in sanscrito tar-hi, "allora"). Questa radice si compone di *to- (vedi the) e di un suffisso avverbiale *-r.

Il suo uso come soggetto grammaticale indefinito, come in a fool there was ("c'era un pazzo"), risale all'antico inglese. L'uso interiezionale, per attirare l'attenzione su qualcosa, simile a "così!" o "guarda!", è documentato a partire dagli anni '30 del 1500, spesso per esprimere certezza, incoraggiamento o consolazione. L'espressione There, there, usata per confortare qualcuno, è attestata nel 1872.

In contesti più bruschi o informali, come in hey, there o you, there, appare già negli anni '80 del 1500. L'espressione There he (or she) goes, usata per sottolineare un modo di agire o parlare, è documentata nel 1780. L'affermazione There it is, che esprime semplicità o conclusione, compare nel 1857.

La forma That there, usata per enfatizzare that, è attestata nel 1742 ed è considerata un pleonasmo colloquiale, come dire that (one) there ("quello lì"). L'espressione been there, che significa "aver già vissuto un'esperienza simile", è documentata dal 1877. Infine, l'espressione colloquiale be all there, che indica di essere lucidi o in controllo delle proprie facoltà, risale al 1864.

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    Tendenze di " thereabouts "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of thereabouts

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