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Significato di uncritical

non critico; che non esprime giudizi; privo di analisi critica

Etimologia e Storia di uncritical

uncritical(adj.)

Nella metà del 1650, il termine indicava "non in grado o non disposto a criticare," derivando da un- (1) che significa "non" + critical. Già nel 1846, era usato per descrivere qualcosa che "non seguiva le regole di una giusta critica." Formazioni simili si trovano in olandese onkritisch, tedesco unkritisch e danese unkritisk. Correlato: Uncritically.

Voci correlate

Negli anni '80 del 1500, il termine era usato per descrivere chi era "censurante, incline a trovare difetti," derivando da critic + -al (1). Il significato di "importante o essenziale per determinare" è emerso attorno al 1600, inizialmente in ambito medico. La connotazione di "di natura critica, in una condizione di estrema incertezza o pericolo" risale agli anni '60 del 1600; quella di "coinvolgente giudizio sulla verità o sul merito di qualcosa" è degli anni '40 dello stesso secolo; infine, l'idea di "avere la conoscenza, la capacità o il discernimento per esprimere un giudizio" è anch'essa degli anni '40. Il significato di "relativo alla critica" è attestato dal 1741.

 Correlati: Criticality (1756; nel senso nucleare, 1950); critically (anni '50 del 1600, "con precisione;" 1815, "in una situazione critica"). In scienza nucleare, critical mass è documentato a partire dal 1940.

Il prefisso di negazione, in antico inglese un-, deriva dal proto-germanico *un- (presente anche nell'antico sassone, antico frisone, antico alto tedesco, tedesco un-, gotico un-, olandese on-), e risale all'indo-europeo *n- (origine di a-, an- in sanscrito "non", a-, an- in greco, an- in antico irlandese, in- in latino), che è la forma combinata della radice *ne- "non".

È il prefisso più prolifico in inglese, usato liberamente e diffusamente nell'antico inglese, dove forma più di 1.000 composti. Contende con il suo omologo derivato dal latino in- (1) il diritto di negare certi termini (indigestable/undigestable, ecc.), e sebbene entrambi possano essere usati insieme per indicare sfumature di significato (unfamous/infamous), di solito non lo sono.

Spesso ha un tono eufemistico (untruth per "una bugia") o enfatico, soprattutto quando suggerisce un'idea di privazione o liberazione: unpeel "sbucciare"; unpick "scassinare (una serratura) con strumenti da ladro"; unloose per "allentare".

Forma anche parole a partire da frasi, come uncalled-for, circa 1600; undreamed-of, anni '30 del 1600. Fuller (1661) usa unbooklearned. Una descrizione di un testamento legale del XV secolo contiene unawaydoable; Ben Jonson scrive un-in-one-breath-utterable. La parola uncome-at-able è attestata negli anni '90 del 1600 in Congreve, ma Samuel Johnson nel XVIII secolo e Fowler nel XX secolo la criticano ("La parola aveva senza dubbio, due o tre secoli fa, un'aria spavalda da 'chi se ne frega dei grammatici'; quella spavalderia è svanita da tempo; non ha scopo che 'inaccessibile' non abbia già...").

Tuttavia, la pratica è continuata; unlawlearned (Bentham, 1810), unlayholdable (1860); unputdownable, riferito a un libro, compare nel 1947; unpindownable, nel 1966. Si può anche confrontare con put-up-able-with (1812). Come prefisso nel telegraphese, per sostituire not e risparmiare il costo di una parola, è attestato dal 1936.

Grazie alla sua versatilità e alla necessità di esprimere negazioni, il numero di parole che possono essere create con un- in inglese è quasi infinito, e il fatto che alcune vengano usate mentre altre rimangano inedite dipende dal capriccio degli autori.

Gli editori di dizionari hanno notato questo fenomeno fin dal XVIII secolo, ma hanno anche ampliato la lista. Il "New and Complete Dictionary of the English Language" di John Ash (1775) presenta molte pagine di voci con un- in un'unica riga; tra una dozzina di voci consecutive ci sono unhaggled, unhaired, unhalooed, unhaltering (aggettivo), unhaltering (sostantivo), che il OED (1989) osserva essere state "ovviamente create per l'occasione" e che compaiono in altri testi solo decenni dopo, se mai. (Ash vindicated.)

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of uncritical

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