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Significato di wee

piccolo; un po' (di); urinare

Etimologia e Storia di wee

wee(adj.)

“estremamente piccolo,” in modo colloquiale, forse a metà del XV secolo, derivato da un uso precedente come sostantivo nel senso di “quantità, ammontare” (soprattutto a littel wei “una piccola cosa o quantità,” circa 1300), si dice provenga da una variante settentrionale dell’inglese antico wæge “peso, unità di peso,” dal proto-germanico *wego, dalla radice indoeuropea *wegh- “andare, muoversi, trasportare in un veicolo.” Il significato originale sarebbe stato quello di movimento, che ha portato a quello di sollevamento, e poi a quello di “misurare il peso di” (confronta weigh, dalla stessa fonte). L’aggettivo wee bit sembra essersi sviluppato parallelamente a forme come a bit thing “una piccola cosa.”

Wee hours “ore dopo mezzanotte” è attestato nel 1891, dalla frase scozzese wee sma' hours (1819); così chiamate per il loro numero esiguo. Wee folk “fate” è registrato dal 1819.

wee

imitativo dello squeal di un maiale, dal 1842.

wee(v.)

"fare pipì," nel 1934, ecoico, forse abbreviato da wee-wee (già nel 1930).

Voci correlate

In medio inglese, weien deriva dall'antico inglese wegan, un verbo forte di classe V. La forma passata è wæg e il participio passato è wægon. Il significato principale era "trovare il peso di qualcosa, misurare", ma poteva anche essere usato in modo intransitivo per indicare "avere peso". Inoltre, si usava per esprimere l'azione di "sollevare, portare, sostenere, reggere" e anche "muovere". Questa parola ha radici nel proto-germanico *wegan, che ha dato origine a termini simili in altre lingue germaniche, come l'antico sassone wegan, l'antico frisone wega, il fiammingo wegen (tutti significano "pesare"). In antico norreno si usava vega e in alto tedesco antico wegan, entrambi con il significato di "muovere, portare, pesare". In tedesco moderno troviamo wiegen ("pesare") e bewegen ("muovere, agitare"). Tutti questi termini derivano dalla radice indoeuropea *wegh-, che significa "andare, muoversi, trasportare qualcosa con un veicolo".

Si pensa che l'evoluzione del significato sia passata da "muovere" a "sollevare, alzare" e infine a "sostenere per determinarne il peso". Un confronto interessante si può fare con il latino pendere, che significa "pesare, considerare" e letteralmente si traduce come "pendere, far pendere". L'accezione di "sollevare, portare" è ancora presente nell'espressione nautica weigh anchor, che significa "alzare l'ancora".

Il significato figurato di "considerare, riflettere, esaminare" per formare un'opinione (soprattutto in riferimento a parole o idee) è attestato a partire dalla metà del XIV secolo.

L'espressione weigh down, che significa "sovraccaricare di peso eccessivo", compare già nella metà del XIV secolo, inizialmente in senso figurato (riferita a peccati o colpe). Il significato fisico, invece, si afferma solo negli anni '60 del Cinquecento.

Il termine weigh in, usato per indicare "verificare il proprio peso prima di una competizione sportiva", appare nel 1868. Inizialmente si riferiva ai fantini, ma in seguito è stato adottato anche dai pugili. Il significato figurato di "far valere la propria influenza, intervenire con forza in una discussione" risale al 1909.

Attorno al 1200, il termine indicava "l'ufficio divino prescritto per ciascuna delle sette ore canoniche; il servizio quotidiano nelle ore canoniche." Circa 1300, assunse il significato di "momento della giornata stabilito per la preghiera, una delle sette ore canoniche." Deriva dall'antico francese ore, hore, che significa "ora canonica; un dodicesimo di giorno" (dal sorgere al tramonto del sole), e risale al latino hora, che significa "un'ora." Poetico, il termine poteva anche riferirsi a "periodo dell'anno, stagione," e proviene dal greco hōra, usato per indicare qualsiasi intervallo di tempo limitato all'interno di un anno, mese o giorno (dalla radice proto-indoeuropea *yor-a-, derivante da *yer-, che significa "anno, stagione;" vedi year).

Il significato legato alla Chiesa è il più antico in inglese. La definizione "uno dei 24 parti uguali di un giorno solare naturale (il tempo che intercorre tra un'alba e la successiva), ora uguale; momento definito del giorno o della notte calcolato in ore uguali," così come quella di "una delle 12 parti uguali di un giorno artificiale (dall'alba al tramonto) o di una notte, variabile in durata a seconda della stagione; momento definito del giorno o della notte calcolato in ore disuguali" risalgono alla fine del XIV secolo.

Nel Medioevo si credeva che i pianeti governassero le ore disuguali. Fino al XVI secolo, in inglese si faceva talvolta distinzione tra temporary (ore disuguali) e sidereal (ore uguali). Il significato "momento di un avvenimento particolare; il tempo dedicato a una determinata attività" (come in hour of death) appare a metà del XIV secolo.

La h- è rimasta in questa parola nonostante non venga più pronunciata dai tempi romani. Ha sostituito l'antico inglese tid, che significa letteralmente "tempo" (vedi tide (n.)) e stund, che indicava "periodo di tempo, punto nel tempo, ora," derivato dal proto-germanico *stundo (confronta il tedesco Stunde, che significa "ora"), la cui origine è incerta. Anche il tedesco Uhr deriva dal francese.

Il greco hora poteva significare "una stagione; 'la stagione' (primavera o estate)." In epoca classica, talvolta indicava "una parte del giorno," come mattina, sera, mezzogiorno, notte. Gli astronomi greci sembrano aver preso in prestito l'idea di suddividere il giorno in dodici parti (menzionata da Erodoto) dai Babilonesi. La notte continuava a essere divisa in quattro veglie (vedi watch (n.)); ma poiché la quantità di luce diurna variava nel corso dell'anno, le ore non erano fisse né di lunghezza uguale.

Come misura di distanza ("la distanza che può essere percorsa in un'ora") è attestato dal 1785. At all hours ("in qualsiasi momento") risale all'inizio del XV secolo. Per small hours (quelle con numeri bassi) vedi wee (adj.).

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Tendenze di " wee "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of wee

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