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Significato di well-done

ben cotto; ben fatto; ben eseguito

Etimologia e Storia di well-done

well-done(adj.)

Intorno al 1200, il termine significava "fatto in modo corretto o appropriato, saggio, prudente," e derivava da well (avverbio) + done. Riferendosi alla carne, assunse il significato di "ben cotta" già nel 1747.

L'esclamazione Well done! come espressione di approvazione è attestata dalla metà del XV secolo. In inglese medio si formò anche well-doer, che significava "chi si comporta in modo corretto," e well-doing, che indicava "comportamento buono, corretto o virtuoso."

Voci correlate

Il participio passato di do (verbo) deriva dall'inglese antico e si presenta come gedon. Un residuo del prefisso è visibile in ado. A partire dai primi anni del 1400, done viene usato come aggettivo participiale per indicare qualcosa di "completato, finito, realizzato, portato a termine". Nel 1590, inizia a essere utilizzato anche come espressione di accettazione di un accordo o di una scommessa.

Negli Stati del Sud degli Stati Uniti, l'uso di done in frasi come done gone (o "Octopots done got Albert!") è attestato dal 1827, secondo l'Oxford English Dictionary. Qui viene descritto come "un ausiliare perfettivo o con valore avverbiale nel senso di 'già; completamente'." Il Century Dictionary spiega che inizialmente era usato in modo causale dopo have o had, seguito da un infinito oggettivo. Oggi, spesso si omette have o had e l'infinito si trasforma in un passato, lasciando done come semplice indicatore di passato, definendolo "una caratteristica dell'idioma negro."

Essere done in, ovvero "essere esausti", compare nel 1917. Lo slang done for, che significa "condannato", risale al 1803 (mentre l'espressione colloquiale do for, che significa "rovinare, danneggiare", è documentata dal 1740). L'espressione have done it, che indica "essere stati molto sciocchi, aver combinato un pasticcio", appare nel 1837.

Il Medio Inglese wel, "in modo soddisfacente o piacevole; lodevolmente, correttamente," era usato in modo molto ampio per indicare il compimento riuscito dell'azione del verbo a cui si accompagnava. Proviene dall'Inglese Antico wel, che significava "abbondantemente, molto, davvero; infatti, certamente; con buone ragioni; quasi, per lo più."

Questo deriva dal Proto-Germanico *wel- (che è anche all'origine dell'Antico Sassone wela, dell'Antico Norreno vel, dell'Antico Frisone wel, dell'Olandese wel, dell'Antico Alto Tedesco wela, del Tedesco wohl, e del Gotico waila "bene"). Secondo Watkins, si ricostruisce che provenga dalla radice Proto-Indoeuropea *wel- (2), che significava "desiderare, volere" (da cui anche il Sanscrito prati varam "a piacere," l'Antico Slavo Ecclesiastico vole "bene," il Gallese gwell "meglio," il Latino velle "desiderare, volere," e l'Inglese Antico willan "desiderare;" vedi will (v.)).

Col tempo, è diventato l'avverbio di good. Dalla fine del XII secolo è usato per indicare "in buone condizioni di salute, saldamente." Nella lingua antica era anche un'interiezione e un'espressione di sorpresa. A metà del XII secolo, è diventato un semplice intensificatore (may well be).

L'espressione might as well (fare qualcosa, piuttosto che non farlo, o fare qualcos'altro) è attestata alla fine del XIV secolo, così come as well as "oltre a."

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of well-done

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