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Significato di well-meant

ben intenzionato; sincero; amichevole

Etimologia e Storia di well-meant

well-meant(adj.)

"giustamente inteso, amichevole, sincero," fine del XV secolo, da well (avv.) + participio passato di mean (v.).

Voci correlate

"intendere, avere in mente;" inglese medio mēnen, dall'inglese antico mænan "intendere (di fare qualcosa), pianificare; indicare (un certo oggetto) o trasmettere (un certo significato) usando una parola," dal proto-germanico occidentale *menjojanan (origine anche dell'antico frisone mena "significare," dell'antico sassone menian "intendere, significare, far sapere," dell'olandese menen, del tedesco meinen "pensare, supporre, essere dell'opinione"), dal proto-indoeuropeo *meino- "opinione, intento" (origine anche dell'antico slavo ecclesiastico meniti "pensare, avere un'opinione," dell'antico irlandese mian "desiderio, volontà," del gallese mwyn "piacere"), forse (Watkins) dalla radice *men- (1) "pensare."

Dal tardo XIV secolo usato per indicare "avere intenzioni di un certo tipo" (come in mean well). Riferito a una persona o a una cosa, nel senso di "avere un certo valore, contare (per qualcuno)," attestato nel 1888. La domanda colloquiale you know what I mean? è attestata dal 1834.

Il Medio Inglese wel, "in modo soddisfacente o piacevole; lodevolmente, correttamente," era usato in modo molto ampio per indicare il compimento riuscito dell'azione del verbo a cui si accompagnava. Proviene dall'Inglese Antico wel, che significava "abbondantemente, molto, davvero; infatti, certamente; con buone ragioni; quasi, per lo più."

Questo deriva dal Proto-Germanico *wel- (che è anche all'origine dell'Antico Sassone wela, dell'Antico Norreno vel, dell'Antico Frisone wel, dell'Olandese wel, dell'Antico Alto Tedesco wela, del Tedesco wohl, e del Gotico waila "bene"). Secondo Watkins, si ricostruisce che provenga dalla radice Proto-Indoeuropea *wel- (2), che significava "desiderare, volere" (da cui anche il Sanscrito prati varam "a piacere," l'Antico Slavo Ecclesiastico vole "bene," il Gallese gwell "meglio," il Latino velle "desiderare, volere," e l'Inglese Antico willan "desiderare;" vedi will (v.)).

Col tempo, è diventato l'avverbio di good. Dalla fine del XII secolo è usato per indicare "in buone condizioni di salute, saldamente." Nella lingua antica era anche un'interiezione e un'espressione di sorpresa. A metà del XII secolo, è diventato un semplice intensificatore (may well be).

L'espressione might as well (fare qualcosa, piuttosto che non farlo, o fare qualcos'altro) è attestata alla fine del XIV secolo, così come as well as "oltre a."

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of well-meant

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