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Etimologia e Storia di what-if

what-if(n.)

1973 come aggettivo, 1974 come sostantivo, nelle speculazioni su ciò che potrebbe essere stato se le circostanze o il destino fossero stati diversi, dall'espressione interrogativa; vedi what + if.

Voci correlate

“nel caso in cui; concedendo, permettendo o supponendo che; a condizione che;” anche “sebbene, nonostante che.” Deriva dall’inglese antico gif (il g- iniziale in inglese antico si pronunciava con un suono simile a quello dell’inglese moderno -y-) e significava “se, se non, così.” Proviene dal proto-germanico *ja-ba (che è anche all’origine dell’inglese antico, dell’antico norreno ef, dell’antico frisone gef, dell’antico alto tedesco ibu, del tedesco ob, e dell’olandese of, tutti con il significato di “se, se non”). La sua origine o relazione è incerta. Potrebbe derivare dalla radice pronominale proto-indoeuropea *i- [Watkins]; tuttavia, Klein e l’OED suggeriscono che probabilmente provenga originariamente da un caso obliquo di un sostantivo che significava “dubbio” (si veda l’antico alto tedesco iba che significa “condizione, stipulazione, dubbio,” l’antico norreno if per “dubbio, esitazione,” e lo svedese jäf che significa “eccezione, sfida”). Come sostantivo è attestato a partire dagli anni 1510.

L’aggettivo interrogativo, in antico inglese hwæt, si riferiva a concetti in astratto; significava anche "perché, a che scopo; davvero, sicuramente, veramente." Derivava dal pronome proto-germanico *hwat (che ha dato origine anche a hwat in antico sassone, hvat in antico norreno, hvad in danese, hwet in antico frisone, wat in olandese, hwaz in antico alto tedesco, was in tedesco moderno, hva in gotico, tutte tradotte come "cosa"). Risale alla radice proto-indoeuropea *kwod, neutro singolare di *kwos, che significava "chi." Questa radice è alla base dei pronomi relativi e interrogativi. Il corrispondente latino è quid.

In antico inglese, hwæt fungeva anche da aggettivo e avverbio, conferendo forza interrogativa. In epoche successive è diventato una congiunzione. L’uso esclamativo, per esprimere una reazione emotiva, attirare l’attenzione o introdurre una narrazione, era già presente nell’antico inglese. È il primo termine che si incontra nel poema epico "Beowulf."

What, ho! come esclamazione o richiamo risale alla fine del XIV secolo. L’espressione What the _____ (devil, ecc.) usata per esprimere sorpresa appare attorno al 1400. Come esclamazione interrogativa finale è attestata dal 1785, comune nel linguaggio britannico affettato. Il significato di "cosa hai detto?" si sviluppa intorno al 1300.

Or what come alternativa finale in una domanda è documentato dal 1766. L’espressione What have you, usata per indicare "qualcos’altro che si possa immaginare," compare nel 1925. What's up?, che significa "cosa sta succedendo?" è registrato per la prima volta nel 1881.

Dire give one what for significa rispondere a chi chiede what for? con un ulteriore attacco. Questa locuzione è attestata dal 1873; what for? nel senso di "per quale motivo" risale alla fine del XIV secolo, mentre l’uso interrogativo si afferma nel 1760.

Esprimere know what is what, cioè "comprendere le qualità o la natura delle cose," è documentato intorno al 1400. L’espressione I'll tell you what, usata per enfatizzare ciò che sta per essere detto, è presente nelle opere di Shakespeare. Anche in medio inglese esisteva l’interiezione whatkinnes, che significava "cosa? Che tipo di?"

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of what-if

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