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Significato di what

cosa; che cosa; quale

Etimologia e Storia di what

what(pron., adv.)

L’aggettivo interrogativo, in antico inglese hwæt, si riferiva a concetti in astratto; significava anche "perché, a che scopo; davvero, sicuramente, veramente." Derivava dal pronome proto-germanico *hwat (che ha dato origine anche a hwat in antico sassone, hvat in antico norreno, hvad in danese, hwet in antico frisone, wat in olandese, hwaz in antico alto tedesco, was in tedesco moderno, hva in gotico, tutte tradotte come "cosa"). Risale alla radice proto-indoeuropea *kwod, neutro singolare di *kwos, che significava "chi." Questa radice è alla base dei pronomi relativi e interrogativi. Il corrispondente latino è quid.

In antico inglese, hwæt fungeva anche da aggettivo e avverbio, conferendo forza interrogativa. In epoche successive è diventato una congiunzione. L’uso esclamativo, per esprimere una reazione emotiva, attirare l’attenzione o introdurre una narrazione, era già presente nell’antico inglese. È il primo termine che si incontra nel poema epico "Beowulf."

What, ho! come esclamazione o richiamo risale alla fine del XIV secolo. L’espressione What the _____ (devil, ecc.) usata per esprimere sorpresa appare attorno al 1400. Come esclamazione interrogativa finale è attestata dal 1785, comune nel linguaggio britannico affettato. Il significato di "cosa hai detto?" si sviluppa intorno al 1300.

Or what come alternativa finale in una domanda è documentato dal 1766. L’espressione What have you, usata per indicare "qualcos’altro che si possa immaginare," compare nel 1925. What's up?, che significa "cosa sta succedendo?" è registrato per la prima volta nel 1881.

Dire give one what for significa rispondere a chi chiede what for? con un ulteriore attacco. Questa locuzione è attestata dal 1873; what for? nel senso di "per quale motivo" risale alla fine del XIV secolo, mentre l’uso interrogativo si afferma nel 1760.

Esprimere know what is what, cioè "comprendere le qualità o la natura delle cose," è documentato intorno al 1400. L’espressione I'll tell you what, usata per enfatizzare ciò che sta per essere detto, è presente nelle opere di Shakespeare. Anche in medio inglese esisteva l’interiezione whatkinnes, che significava "cosa? Che tipo di?"

Voci correlate

Intorno al 1200, si usava per indicare "in una certa misura, a qualche grado," derivato da some + what. Come sostantivo, è attestato all'inizio del XIII secolo con il significato di "qualcosa che non è specificato;" verso la fine del XIII secolo assume il valore di "più o meno, un po'." Ha sostituito l'inglese antico sumdæl, sume dæle, che significava "in qualche modo, una certa porzione," letteralmente "qualche affare" (vedi somedeal).

Il pronome interrogativo, a metà del XIV secolo, esprimeva l'idea di "che cosa al mondo," ed era un modo enfatico di dire what, spesso accompagnato da ever (avverbio). Già dalla fine del XIV secolo, si trovano attestazioni che lo usano per indicare "qualsiasi cosa" o "non importa cosa o chi" (come in whatever may come). Sempre dalla fine del XIV secolo, viene utilizzato anche come aggettivo, per significare "qualsiasi tipo di, qualunque, ogni; non importa cosa, indipendentemente da cosa." In contesti poetici, si è contratto in whate'er.

Nel 1870 è attestato con il significato di "qualunque sia la causa, in ogni caso," e potrebbe essere all'origine dell'uso moderno nel gergo giovanile, spesso considerato sprezzante, datato da Partridge al 1989. Oppure potrebbe derivare dall'espressione or whatever, usata dopo una parola per suggerire che un'altra potrebbe funzionare altrettanto bene o meglio.

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Tendenze di " what "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of what

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