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Significato di airship

dirigibile; nave aerea; mezzo di trasporto aereo

Etimologia e Storia di airship

airship(n.)

anche air-ship, 1819, "nave spinta da un motore ad aria," da air (n.1) + ship (n.). Dal 1888 come traduzione del tedesco Luftschiff "dirigibile a motore."

Voci correlate

Intorno al 1300, il termine indicava "gas invisibili che circondano la Terra" ed era derivato dall'antico francese air, che significava "atmosfera, brezza, tempo atmosferico" (XII secolo). Questo, a sua volta, proveniva dal latino aer, che si traduceva come "aria, atmosfera bassa, cielo," e risaliva al greco aēr (genitivo aeros), il quale indicava inizialmente "nebbia, foschia, nuvole," e successivamente "atmosfera" (forse legato a aenai, che significa "soffiare, respirare"). L'origine di questo termine è incerta, ma potrebbe derivare da una radice proto-indoeuropea *awer-, collegata a aeirein ("sollevare") e arteria ("trachea, arteria") (vedi aorta), con l'idea di "sollevato, sospeso, ciò che sale." Tuttavia, questa spiegazione presenta alcune difficoltà fonetiche.

Nell'opera di Omero, il termine era usato principalmente per descrivere "aria densa, nebbia," mentre in seguito assunse il significato di "aria" come uno dei quattro elementi fondamentali. Nelle lingue indoeuropee, le parole per "aria" tendono a essere associate al vento, alla luminosità e al cielo. In inglese, air ha sostituito il termine nativo lyft o luft (vedi loft (sostantivo)). Nella chimica antica, air (seguito da un aggettivo qualificativo) era usato per riferirsi a qualsiasi gas.

Essere in the air, ovvero "essere di pubblico dominio," risale al 1875. L'espressione up in the air, che significa "incerto, dubbio," è documentata dal 1752. L'idea di costruire castles in the air, cioè "nutrire progetti visionari privi di basi pratiche," appare negli anni '90 del Cinquecento (esiste anche towers in the air; nel XVII secolo si usava airmonger per indicare "chi è assorbito da progetti irrealizzabili"). Il significato legato alla trasmissione radio (come in on the air, airplay) è attestato dal 1927. L'espressione give (someone) the air, che significa "licenziare," risale al 1900. Air pollution è documentato dal 1870. Air guitar è attestato dal 1983. Infine, Air traffic controller è stato coniato nel 1956.

In medio inglese, ship si riferiva a una "nave da navigazione," in particolare a una di grandi dimensioni. Questo termine deriva dall'antico inglese scip, che indicava una "nave, barca, imbarcazione di considerevoli dimensioni adatta alla navigazione." La sua origine risale al proto-germanico *skipa-, che ha dato vita a parole simili in diverse lingue germaniche, come l'antico norreno, l'antico sassone, l'antico frisone, il gotico skip, il danese skib, il svedese skepp, l'olandese medio scip, l'olandese moderno schip, l'antico alto tedesco skif e il tedesco moderno Schiff.

Watkins definisce questo termine come un "sostantivo germanico di origine oscura," mentre l'Oxford English Dictionary (OED) afferma che "l'etimologia ultima è incerta." Tradizionalmente, a partire da Pokorny, è stato collegato alla radice indoeuropea *skei-, che significa "tagliare, dividere," forse basandosi sull'idea di un albero tagliato o scavato, ma il legame semantico rimane poco chiaro. Boutkan osserva che "non esiste un'etimologia indoeuropea certa."

Oggi il termine si riferisce a una nave di grandi dimensioni, ma in antico inglese veniva usato anche per imbarcazioni più piccole, e le definizioni sono cambiate nel tempo. Nel XIX secolo, si distingueva una ship da una boat in base alla presenza di un bompresso e di tre alberi, ognuno dei quali dotato di un albero principale, uno di mezzana e uno di gabbia.

Il francese esquif e l'italiano schifo sono prestiti germanici. Già negli anni '90 del '500, il termine veniva usato per indicare una costellazione meridionale (Argo Navis). Quando le navi venivano personificate, di solito erano femminili almeno dalla fine del XIV secolo, ma tra il XVII e il XVIII secolo i pronomi maschili divennero più comuni, forse influenzati dall'uso di man in nomi come man-of-war, Dutchman, merchantman. In queste espressioni, man nel senso di "nave" è attestato dalla fine del XV secolo.

La frase ships that pass in the night proviene dalla poesia "Elizabeth" di Longfellow, inclusa in "Tales of a Wayside Inn" (1863). L'espressione when (one's) ship comes in, che significa "quando gli affari di qualcuno prosperano," è attestata nel 1851. L'uso figurato del termine nautico tight ship (che potrebbe riferirsi all'idea di corde e attrezzature ben sistemate) è documentato dal 1965; si può confrontare con shipshape.

Il modello di nave all'interno di una bottiglia, con un collo molto più stretto rispetto alla nave stessa, è attestato dal 1920. Il termine Ship of fools appare nel titolo della traduzione del 1509 del Narrenschiff di Brant (1494).

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    Tendenze di " airship "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of airship

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